Attualità - 29 aprile 2021, 10:20

Nonostante il Covid, l'80% dei piemontesi è felice della sua vita. Più pessimisti i torinesi

I risultati dello studio condotto da Ires Piemonte sottolineano comunque un lieve calo rispetto al 2020. Le donne più insoddisfatte degli uomini, i giovani meno degli anziani. Cuneo la provincia più 'felice', Torino sta nelle retrovie, insieme ad Asti e Alessandria

Nonostante il Covid, l'80% dei piemontesi si ritiene abbastanza soddisfatto della propria vita

L'emergenza sanitaria, che si è trasformata in emergenza economica, ha segnato profondamente l'ultimo anno, ma nel complesso i cittadini piemontesi si dichiarano abbastanza soddisfatti della loro vita. Su 1.200 persone intervistate dal sondaggio 2021 condotto dall’IRES Piemonte, l’80% ha risposto assegnando un voto pari a 6 o superiore.

Se ci concentriamo sui più soddisfatti, il 41% ha assegnato un voto pari ad 8 o superiore. Queste percentuali, tuttavia, sono in leggera riduzione rispetto all’anno precedente; il calo è probabilmente da mettere in relazione alle difficoltà causate dal perdurare della pandemia. Come sempre, se andiamo a scavare tra i dati, troviamo importanti differenze rispetto al dato medio.

Donne e Uomini. In un confronto di genere, la percentuale di persone insoddisfatte (che hanno assegnato un voto di 4 o meno) è più elevata tra le donne (12,7%) rispetto agli uomini (9,0%). Si segnala, in proposito, che le donne hanno anche manifestato una maggiore paura di perdere il lavoro rispetto agli uomini.

Età. I giovani nel 2021 esprimono meno soddisfazione degli anziani. Coloro che hanno assegnato un voto pari a 8 o superiore alla propria vita, sono solamente il 31% nella fascia di età 18-24 anni e valori simili si riscontrano anche nelle fasce subito seguenti; solo a partire dai 45 anni la percentuale si alza gradualmente sino a sfiorare il 48% per gli over 64. Aldilà delle note difficoltà di inserimento nel mercato del lavoro, l’insoddisfazione dei più giovani si può chiaramente mettere in relazione con i sacrifici imposti dalla pandemia anche alla loro vita di studio e di relazione: infatti la percentuale di soddisfatti nella fascia 18-24 era nettamente più alta nel 2020 (47%) quando la rilevazione era stata fatta prima dell’insorgere del Covid.

Territorio. Analizzando i dati per provincia, possiamo vedere che, mediamente, i Cuneesi sono i più felici: il 49,2% dei rispondenti che vivono nella provincia Granda ha assegnato un voto pari ad 8 o superiore alla nostra domanda; valori elevati si riscontrano anche nella provincia di Novara (46,1%). I meno soddisfatti sembrano gli Astigiani (35,5%) seguiti da Alessandrini e Torinesi.

Categorie professionali. Divergenze molto evidenti compaiono tra le diverse categorie professionali. La percentuale di rispondenti che ha dato un voto di 6 o superiore alla propria soddisfazione, è particolarmente alta per dirigenti e tecnici (100%), insegnanti (90,4%) e liberi professionisti (86,7%). In queste categorie, circa la metà dei rispondenti ha assegnato un punteggio pari ad 8 o superiore. Molto meno soddisfatti gli artigiani (categoria che ha mostrato anche elevati livelli di preoccupazione per la perdita del lavoro e per la tassazione) ed i disoccupati, in questo caso per comprensibili ragioni legate alla mancanza di lavoro.

redazione