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Attualità | 09 maggio 2021, 07:30

Con le “voci periferiche” musica e teatro al Parco Dora per dire Priorità alla Scuola

L'evento si è svolto ieri sotto la tettoia dell'area Vitali con una suggestiva performance curata da Tedacà

voci periferiche a parco dora

Con le “voci periferiche” musica e teatro al Parco Dora per dire Priorità alla Scuola

Il movimento Priorità alla Scuola è tornato a far sentire la propria voce per tenere alta l'attenzione sul mondo dell'istruzione e, questa volta, l'ha fatto in un modo decisamente suggestivo: una performance di musica e teatro, ribattezzata 'Voci periferiche', andata in scena ieri pomeriggio sotto la tettoia dell'area Vitali di Parco Dora.

Le testimonianze di studenti e genitori recitate da Tedacà

Lo spettacolo, curato dall'associazione Tedacà per la regia del suo presidente Simone Schinocca (con musiche di Daniele De Luca e di Eroticasudamericana/Progetto RESCUE), ha previsto la lettura di diverse testimonianze rilasciate da studenti, studentesse e genitori attraverso un questionario anonimo distribuito su tutto il territorio nazionale: “Una fotografia - hanno fatto sapere gli organizzatori - del disagio psicofisico giovanile procurato da un abuso di didattica a distanza e dalla segregazione in casa dei giovani. Rivolgiamo di nuovo lo sguardo su una generazione di giovani invisibili alla società e ai media, una generazione che si sta spegnendo nell’indifferenza della politica”. 

Il futuro: lezioni in presenza e più sicurezza sanitaria

Per il futuro, le rivendicazioni di Priorità alla Scuola propendono verso quanto già sentito in diverse iniziative di piazza dallo scorso anno a oggi: “Nulla - hanno proseguito – è stato fatto per abbassare il numero di studenti per classe, per migliorare la sicurezza degli edifici scolastici e per attivare un maggior numero di mezzi di trasporto. Per questo chiediamo che le scuole di ogni ordine e grado vengano considerate come una priorità su cui investire e che il ricorso alla DAD avvenga solo in via eccezionale e per periodi brevi perché il futuro delle nuove generazioni e il loro benessere psicologico siano al centro dei pensieri del mondo adulto e non dimenticati al chiuso di una camera”.

Protocollo unico sanitario per sport e scienze motorie

Infine, la richiesta è quella di intervenire efficacemente anche sulla sicurezza sanitaria: “Auspichiamo - hanno concluso - che i protocolli per la gestione delle quarantene e degli screening vengano rivisti, investendo sui test salivari nelle scuole per diminuire drasticamente le quarantene e accertare i casi di positività. Chiediamo inoltre che venga stilato un unico protocollo nazionale per lo svolgimento in sicurezza dello sport e scienze motorie, eliminando l'obbligo di mascherina e potenziando l'attività all'aperto, e un unico protocollo nazionale per le attività di laboratorio e musicali, con il ripristino delle sessioni in presenza”.

Marco Berton

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