Eventi - 10 maggio 2021, 09:15

Al Gobetti un tabarin fa danzare la signorina Felicita sulle note della nostalgia [VIDEOINTERVISTA]

Dall'11 al 16 maggio torna in scena l'operetta di Gozzano riscritta da Lorena Senestro

Lorena Senestro in "La signorina Felicita" (foto di Andrea Macchia)

A pochi anni dal debutto in occasione del centenario della morte di Guido Gozzano, il Teatro Gobetti ripropone dall'11 al 16 maggio La signorina Felicita ovvero la felicità, una coproduzione Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale e Teatro della Caduta. 

Di e con Lorena Senestro, per la regia di Massimo Betti Merlin, lo spettacolo è andato in scena la prima volta nel 2016.

L'attrice propone una personalissima interpretazione del celebre “salottino in disuso” descritto dall'amato poeta torinese, accompagnata al pianoforte da Andrea Gattico (in perfetto stile tabarin), con quell'ironia tipica e quel “senso buffo d’ovo e di gallina” che pervade le opere di Gozzano.

Affascinante figura femminile realmente appartenuta alla biografia dell'autore, ritroviamo Felicita nel salotto della sua “casa centenaria”, imprigionata dai ricordi e perennemente nubile. Immobilizzata nel tempo sospeso dell’attesa, spera nel ritorno di Guido, il “poeta vagabondo”, suo primo e forse unico innamorato.

In questa videointervista, Lorena Senestro ci parla del suo rapporto con le "buone cose di pessimo gusto" trasposte dalla pagina scritta alla scena teatrale. 

Manuela Marascio