Politica - 10 maggio 2021, 09:49

Domani preservativi gratis davanti ai licei con Volt: "No ad alleanze Pd-M5S a Torino"

Iniziativa del partito paneuropeo per "sensibilizzare circa l’importanza dell’educazione affettiva"

Volt-il partito paneuropeo

No ad alleanze Pd e M5S per le Comunali di Torino. Il nuovo stop ad una convergenza giallorossa arriva da Volt, il partito paneuropeo, che domani e mercoledì distribuirà gratuitamente preservativi davanti ad alcune scuole superiori del capoluogo. Per l'11 maggio l'appuntamento è fissato dalle 7.30 alle 8 davanti al liceo Cavour, mentre per il 12 stessa ora davanti al Galileo Ferraris in corso Montevecchio.

L’obiettivo, visto anche nell’attualità del Ddl Zan, è quello di sensibilizzare circa l’importanza dell’educazione affettiva. Quest’ultima infatti non significa solo attenzione agli aspetti di salute e biologia, ma anche ai concetti di consenso, orientamento sessuale e identità di genere” spiega il partito, che propone di inserire nel programma elettorale per Torino 2021 l’educazione alla sessualità consapevole nei piani curriculari delle scuole.

E dal punto di vista della geografia politica Volt si colloca nell’area di centrosinistra. A Milano è già stato finalizzato l’appoggio a Beppe Sala, mentre a Torino il partito è in attesa di capire se si concretizzerà un asse Pd-M5S. Qualora quest'ultimo si concretizzasse, il partito si dice pronto a correre con una lista civica alternativa.

 “Noi siamo contrari ad un’alleanza nel capoluogo – spiega il coordinare della comunicazione Filippo Armellino – con i grillini”. Se Volt ha tra le basi del programma l’ambiente, con l’obiettivo di vincere l’European Green Capital Award nel 2025, “da parte dell’amministrazione Appendino è mancata un progettazione unitaria su tanti temi, a partire dalla mobilità sostenibile. Le piste ciclabili sono state fatte senza pianificazione strategica: non si è tenuto conto dei tragitti che molti torinesi fanno in due ruote per andare al lavoro e molte sono da rifare”.  “Il depopolamento di Torino – continua - va avanti da tanti anni: non siamo in grado di portare imprese ad investire e quindi non attraiamo giovani e famiglie”. “La nostra città a poco a poco si sta spopolando  e diventeremo come una grande Novara” conclude Armellino.

Cinzia Gatti