Un intero weekend per omaggiare Luis Sepúlveda a oltre un anno dalla scomparsa. Ci pensa Assemblea Teatro, che con l'autore cileno ebbe modo di collaborare attivamente per molto tempo, riportando in scena due delle sue opere più significative.
Domani, sabato 15 maggio, alle 19.30, Mattia Mariani, Silvia Nati e Daniele Li Bassi salgono sul palco del Teatro Agnelli di Torino (via Paolo Sarpi 111) con Le rose di Atacama, il suo testo più autobiografico. I personaggi tratteggiati sono eroi della vita di tutti i giorni, che combattono con forza o si divertono con spirito, in una continua, dignitosa lotta per la sopravvivenza. E le rose del deserto assurgono a simbolo di resistenza, possibilità di vita, di bellezza, di colore anche laddove le condizioni umane sono più dure e dolorose.
Domenica 16, alle ore 11, sarà invece riproposta per la famiglie l'amatissima favola La gabbianella e il gatto (in scena Cristiana Voglino, Pietro Del Vecchio, Monica Calvi e Paolo Sicco), con cui sono cresciute generazioni di ragazzi.
"Riportiamo in scena Sepúlveda chiedendo anche il sostegno dei nostri spettatori. - dice il direttore artistico di Assemblea Teatro Renzo Sicco -. Le rose di Atacama sono il racconto e una metafora della resistenza e del coraggio. Quello delle rose stesse tenaci sotto un deserto di sale, così come quello di molti cileni sotto il giogo della dittatura. Se la pandemia davvero è stata una guerra e il Covid ha creato un deserto, altrettanto certamente non sono mancate fioriture. Se in questi mesi hai visto fiorire una rosa, caro spettatore, prendi carta e penna e raccontala. In teatro troverai un vaso per i fiori vuoto, pianta la tua rosa, oppure inviala ad assteat@outlook.it con il titolo Una rosa dalla pandemia: i nostri attori ogni sera le daranno vita leggendola e regalando così il profumo alla sala".