Il prossimo mese, salvo imprevisti, l’Amministrazione comunale di Orbassano, taglierà il nastro per la conclusione dei lavori del Nuovo Municipio in viale Regina Margherita, nella sede della ex scuola Leonardo da Vinci.
Un’opera iniziata dalla precedente amministrazione del sindaco Eugenio Gambetta con l’intento di accorpare tutte le sedi e gli uffici comunali sparsi sul territorio cittadino. La scelta per realizzare l’opera è stata quella di un partenariato tra pubblico e privato, attraverso un cosiddetto “leasing in costruendo”, il contratto firmato nel giugno del 2016 è a tre mani: da una parte il Comune di Orbassano e dall’altra il Raggruppamento Temporanea di Imprese (RTI) formato dalla Banca ICCREA e dalla società Paolo Beltrami S.P.A. Il contratto prevede il pagamento delle rate del “leasing” da parte della attuale e delle future Amministrazioni per 20 anni e nel 2041 il Comune per tornare in possesso dell’immobile dovrà pagare una rata finale pari al 10% dell’importo finanziato.
Il progetto esecutivo è stato approvato a marzo del 2017 e nelle previsioni i lavori dovevano concludersi nel 2018 (circa 480 giorni), ma ad oggi – sostiene Luca Di Salvo – “il risultato è che da quasi tre anni i cittadini aspettano il nuovo municipio, con l’aggravante che oltre agli anni di attesa gli orbassanesi dovranno farsi carico anche del lievitare dei costi, dovuti a numerose varianti in corso d’opera”. Il progetto iniziale non prevedeva alcun adeguamento/miglioramento sismico dell’opera, limitandosi invece ad introdurre interventi sulla vulnerabilità sismica ad una futura fase, da introdurre nel piano di manutenzione.
Dopo una lettera alla Regione Piemonte di Andrea Suriani, oggi Consigliere di opposizione del Movimento 5 Stelle, la stessa è intervenuta sollecitando una valutazione quantitativa della sicurezza della costruzione e interventi di miglioramento sismico. “La nostra iniziativa - spiega Suriani – ha ovviato ad una grave sottovalutazione del problema, evitando interventi successivi ben più costosi”, con Suriani che ha evidenziato "errori di previsione anche sui costi di realizzazione. Nel maggio del 2017 il Sindaco in carica Eugenio Gambetta in virtù della mancata realizzazione del parcheggio interrato ipotizzava una rata annuale da pagare di circa 342.000 euro, ma nel Bilancio di previsione del 2022 la rata è stata aumentata a 444.000 euro, cifra che non tiene ancora conto della variante finale del 30 aprile (Delibera di giunta n. 52) in cui il costo è aumentato di ulteriori 490 mila euro complessivi, con un possibile aumento della rata. Il tutto porta ad una previsione di aumento di costi in 20 anni di oltre 2 milioni di euro“.
"Previsioni sbagliate che ricadranno sulle tasche dei cittadini orbassanesi“, sostengono all’unisono PD, M5S e Art. Uno, le forze politiche che hanno promosso l’iniziativa verso la cittadinanza. Tra i problemi che rimangono aperti vengono fortemente rimarcati quelli della carenza di parcheggi di prossimità e della viabilità locale che sicuramente, senza interventi ulteriori, potrà creare disagi e difficoltà. Oltre alla denuncia i firmatari dell’iniziativa guardano al dopo: "Vorremmo un comune che funzioni meglio– spiega Bruno Alovisio di Articolo Uno – con orari più flessibili e risposte più celeri, sempre più digitalizzato e trasparente”.
L’iniziativa prevede un’informazione capillare con volantini in ogni buca delle lettere, manifesti negli appositi spazi e alcuni presidi nella piazza del vecchio Municipio e al mercato settimanale.