Politica - 20 maggio 2021, 20:02

Tav, la Lega: "Nessun passo indietro, ora il commissario"

Sozzani e Rosso di Forza Italia: "Prossima settimana un question time sull'argomento in Commissione Trasporti"

"Sulla Tav non accettiamo passi indietro. Serve un commissario ad acta sull’opera e serve in fretta, come previsto già dal decreto Sblocca-cantieri". Lo dicono in una nota i deputati della Lega Elena Maccanti (capogruppo in commissione Trasporti) ed Edoardo Rixi (componente commissione Trasporti e responsabile nazionale Infrastrutture).

"Oggi abbiamo audito il ministro ai Trasporti Enrico Giovannini che ci ha presentato le schede di dettaglio del PNRR. Si tratta di progetti per 72 miliardi, di cui 47 aggiunti dallo Stato, 15 sostituiti con i fondi comunitari. In questo ambito è stato rimarcato dal ministro la centralità degli investimenti sugli assi ferroviari. Proprio in questa ottica ci aspettavamo un chiarimento che non è avvenuto sulla questione della Torino-Lione tranne il solito ‘l’opera si realizzerà’", il commento dei deputati di Forza Italia Diego Sozzani, vicepresidente della Commissione Trasporti e Roberto Rosso componente della commissione, entrambi vicecoordinatori degli azzurri in Piemonte. "Come Forza Italia abbiamo chiarito che è indispensabile in questa ottica la nomina di un Commissario con poteri straordinari che porti alla realizzazione del tratto mancante di Alta Velocità entro il 2026. Abbiamo già depositato un Question Time in cui chiederemo al Governo i tempi per la nomina dello stesso, perchè non è più possibile perdere tempo snaturando la natura che sta a monte della realizzazione della TAV che è quella della interconnessione tra Stati, conditio sine qua non che non  si realizza per la mancata realizzazione proprio di questa tratta. Proprio in quest’ottica e nel rispetto del progetto già finanziato che prevede lo snodo di Orbassano, abbiamo ribadito al ministro a qualsiasi nuovo dibattito pubblico al riguardo dalla natura dilatatoria. Quello snodo è già stato vagliato e non sono accettabile ripensamenti sul solco del blocco della progettazione sul lato italiano compiuta da Toninelli che oggi viene avocata a scusa dal Ministro. Il Governo Draghi nasce per realizzare le opere non per bloccarle. Lo si faccia senza fare meline politiche da prima repubblica”.

redazione