Scuola e formazione - 22 maggio 2021, 19:21

A Torino flash bob delle insegnanti contro il vincolo alla mobilità

Presidio in piazza Castello in contemporanea con altre sette città italiane

Un flash mob si è svolto oggi, 22 maggio, in piazza Castello a Torino e in altre sette città italiane in aperta protesta al vincolo alla mobilità per gli insegnanti. 

La mobilitazione, che si è svolta in tutte le città alla medesima ora, è stata indetta da CUB SUR: “Proseguiamo questa campagna – dichiara Natale Alfonso, Segreteria Nazionale CUB – per sostenere gli insegnanti neo immessi in ruolo e su cui pende il vincolo quinquennale, che ora potrebbe essere ridotto a tre anni dal decreto sostegni bis2. Che siano tre o cinque anni, consideriamo che questa norma sia assurda, discriminatoria e iniqua. A fronte di 124.000 posti attribuiti a supplenza, questo vincolo obbliga i docenti neo immessi in ruolo a permanere nella propria sede di titolarità per diversi anni anche se in presenza di particolari necessità o condizioni di malattia che richiederebbero il ricongiungimento familiare”.

“Ciascun lavoratore deve essere messo in condizione di lavorare con agio sufficiente – prosegue Natale Alfonso - I neo-immessi in ruolo hanno un'età media che supera i quarant'anni e, per oltre l'80% , sono donne. Togliere loro la possibilità di tentare un riavvicinamento alla famiglia e alla residenza è un atto inutilmente vessatorio. Inoltre l'insegnante neo-immesso in ruolo non arriva a guadagnare 1.500 euro al mese, del tutto insufficienti a coprire le spese aggiuntive derivanti dalla lontananza da casa”.

“Non dimentichiamo infine - conclude l’esponente CUB SUR - che la pandemia è ancora in atto, perciò è ancora più urgente far cessare questo pendolarismo forzato”.

Comunicato Stampa