Sport - 26 maggio 2021, 20:00

Clemente Russo si racconta a Torino: "Ho battuto il Covid e sogno le Olimpiadi di Tokyo" [VIDEO]

"Le palestre? Sono un luogo sicuro: è importante far fare sport ai bambini, ai giovani, alle persone anziane che combattono ipertensione e diabete" afferma il campione che spera di entrare nel Guinness World Record

Sono giorni d'attesa per Clemente Russo. Quattro Olimpiadi, due argenti olimpici, due ori mondiali, un oro europeo, un argento europeo. 214 KO e un sogno: andare a Tokyo e partecipare alla quinta Olimpiade, un record assoluto per un pugile.

Russo, a Torino per l'inaugurazione della nuova palestra McFIT di via Duchessa Jolanda, racconta quanto vissuto in un anno surreale, tra Covid, famiglia e palestre chiuse: "La notizia è che il Cio ancora mi deve rispondere per farmi partecipare al primo torneo di qualificazione, che ho dovuto saltare causa Covid. Il secondo non ho potuto farlo perché è stato annullato. Sto attendendo una risposta, sarebbe un record mondiale: nessun pugile nella storia ha partecipato a 5 Olimpiadi".

Sì, perché dopo aver battuto quasi tutti gli avversari che ha incontrato sul ring, "Tatanka" ha steso anche il Coronavirus: "Io il Covid l'ho fatto a marzo, durante il lockdown: ero a Londra per il torneo di qualificazione olimpica" rivela. "Lì mi sono sentito male, ho avuto una febbre altissima, per otto giorni. Poi mi è passato. All'inizio non si facevano tamponi, ma il test sierologico ha rivelato che avevo anticorpi altissimi", spiega il campione di Caserta.

In quest'ultimo anno e mezzo, con le palestre spesso chiuse e un'attività agonistica ridotta, gli allenamenti (pur continui) in qualche momento hanno lasciato spazio alla famiglia. Clemente ha potuto dedicare tempo ai suoi tre bambini, chiusi in casa e impossibilitati a praticare sport: "I bimbi hanno energia da vendere, privarli dello sport significa reprimerli: tenendoli chiusi in casa i bambini non hanno potuto sfogarsi. Si è visto un forte aumento dell'obesità, un bimbo che faceva sport di frequente oggi si ritrova fermo da un anno e mezzo".

Ecco perché, secondo il pugile, è necessario riaprire le palestre e non chiuderle più: "Possono essere luoghi sicuri, ci sono stati lo 0,01% dei casi Covid. Nessuno lo dice, tutti pensano che ci siano assembramenti, ma non è così. Faccio un calcolo veloce: un bilanciere olimpico è 2,20 metri. Se quello a fianco a me lo sta usando, vuol dire che siamo a 4,40 metri di distanza. Aggiungiamoci lo spazio per passare: parliamo di una distanza superiore a quella imposta dal comitato tecnico scientifico".

"E' importante far fare sport ai bambini, ai giovani, alle persone anziane che combattono ipertensione e diabete. Certo, va fatto con orari dedicati e numeri contingentati: ora sta passando tutto, continuiamo a fare sport liberamente" è l'auspicio del campione olimpico che sogna Tokyo.

Andrea Parisotto