Moussa Balde aveva 19 anni quando, nel 2017, era arrivato in provincia di Imperia pronto per una nuova vita. Quella nuova vita della quale lui stesso ha scelto di privarsi impiccandosi qualche giorno fa nel Cpr di Torino, anticamera del suo ritorno in patria.
Era irregolare sul territorio, ma sognava una vita in Italia, fatta di tutto ciò che un ragazzo di 20 anni sogna. Un sogno spezzato dalla disperazione di dover tornare in quella terra dalla quale era fuggito cercando un futuro migliore. “Voglio mettermi in salvo da una situazione politica molto difficile del mio Paese - diceva alla telecamere in un ottimo italiano - voglio restare in Italia perché in questo Paese è avuto un assaggio di come la vita può essere bella”.
L’intervista a Moussa Balde
Moussa Balde è stato identificato a seguito del violento pestaggio subìto a Ventimiglia da parte di tre persone armate di mazze, a seguito del furto di un cellulare. Da lì il trasferimento al CPR di Torino e la prospettiva di un ritorno in patria che non ha retto.
La vita e il sogno di Moussa Balde si sono interrotti nel Paese che sognava fosse la sua seconda casa.