Attualità - 08 giugno 2021, 07:28

Il "pizzo" chiesto a malati e parenti: ospedali presi d'assalto dai parcheggiatori abusivi (FOTO e VIDEO)

Il fenomeno è noto da tempo, ma dopo il lockdown gli abusivi sono tornati fuori dai luoghi di sofferenza. "Sono aggressivi, meglio dargli un euro"

Il "pizzo" chiesto a malati e parenti: ospedali presi d'assalto dai parcheggiatori abusivi

"Meglio dare un euro che avere problemi". E' una motivazione di corsa, prima di entrare al Regina Margherita, quella che una donna con passeggino abbozza a denti stretti, dopo aver dato una monetina all'uomo che in piazza Polonia gestisce i parcheggi di fronte all'ospedale.

Una scena che si ripete tutti i giorni

Lui, un signore tra i 40 e i 50 anni, si presenta nello stesso punto tutte le mattine. L'orario di "lavoro" del parcheggiatore abusivo è full time, dalle 8 alle 17, con pausa pranzo annessa. Sotto il sole e con la pioggia. Tante le persone che preferiscono dargli 50 centesimi o un euro, pur di non ritrovarsi una brutta sorpresa una volta usciti dall'ospedale.
E' una prassi che si consuma ogni giorno, con una puntualità e immoralità disarmante. Sì, perché in zona ospedali chi cerca un parcheggio lo fa per effettuare una visita, per andare a trovare un amico o un parente malato. La scena è uguale tanto davanti al Regina Margherita quanto all'ospedale Sant'Anna, su corso Spezia, e dietro alle Molinette.

Nessuno si sottrae a questa 'prassi'

Dove ci sono le strisce blu o i parcheggi in struttura, poco cambia: le casse automatiche sono presidiate da donne nomadi, i parcheggi su strada invece vengono gestiti da un signore ormai conosciutissimo nella zona. Nessuno di loro ha la mascherina anti Covid, nessuno o quasi sceglie di non dargli una moneta.

Fenomeno di difficile contrasto

Gli interventi delle forze dell'ordine sono frequenti, l'ultimo è avvenuto solo qualche giorno fa: il fenomeno però, in assenza di una norma più rigida, è di difficile contrasto. Ecco perché gli ospedali torinesi sono presi d'assedio dai parcheggiatori abusivi, con malati e parenti costretti a pagare il pizzo per non aggiungere ai loro problemi quelli potenziali alle proprie auto.

Andrea Parisotto