Il Padiglione 3 di Torino Esposizioni ospiterà da giovedì 17 giugno The Phair, la rassegna internazionale dedicata alla fotografia, con la collezione WITNESS 1:1 di Marco Craig. Fotografie stampate in scala 1:1, che mettono al centro gli oggetti e gli indumenti utilizzati dagli atleti. Inserite in buste sotto vuoto, sono accompagnate da una etichetta nella quale si racconta la peculiarità dell’evento vissuto.
È il caso della bicicletta Colnago Nuovo Mexico con la quale Giuseppe Saronni scrive una pagina di storia del ciclismo italiano e internazionale, vincendo, il 5 settembre 1982, i Campionati del Mondo in Gran Bretagna con quella che viene ricordata come “la fucilata di Goodwood”, forse la volata più spettacolare degli annali delle due ruote.
Altro oggetto di culto è il casco indossato dall’asso del motociclismo Giacomo Agostini nelle gare del Gran Premio di Brno, in Cecoslovacchia. È il 20 luglio 1969.
Neil Armstrong, astronauta dell’Apollo11, mette per primo il piede sul suolo lunare e Agostini, protagonista di pagine epiche, conquista due titoli del mondo nelle classi ”350” e “500” con le MV AGUSTA.
E ancora: il passamontagna bianco che conserva la memoria dell’eccezionale impresa di Reinhold Messner, quando l’8 maggio 1978 raggiunge la vetta dell’Everest senza bombole ad ossigeno; il guanto rosso di Michael Schumacher; la tuta blu di Alberto Tomba, la maglia di Michael Jordan e la racchetta da tennis del numero 1 del mondo, Andy Roddick.
Ogni fotografia diventa una storia, si entra nella dimensione del racconto attraverso un’opera d’arte. Le creazioni di Craig sono il risultato di una meticolosa indagine, WITNESS 1:1 è un work in progress dove il fotografo costruisce una sorta di campionario di cimeli che ci accompagna nel cuore di eventi sportivi storici e dei loro protagonisti.