La Commissione Sanità, presieduta da Alessandro Stecco, ha espresso parere favorevole a maggioranza sulla Proposta di legge 131 sull’istituzione dell’Azienda sanitaria Zero. Il provvedimento, presentato dal primo firmatario Alberto Preioni (Lega), prima di essere discusso e votato in Aula dovrà passare all’esame della Commissione Bilancio per l’esame della norma finanziaria.
La Commissione ha esaminato oggi una cinquantina di emendamenti presentati da Lega, Pd, M5s, Luv e M4o. Parte consistente di essi è stato frutto dell’impegno del gruppo di lavoro costituito da maggioranza e minoranza nelle scorse settimane per approfondire i punti più controversi della Pdl. Dei nove approvati, otto portano la firma del capogruppo Preioni e uno del capogruppo Pd Raffaele Gallo.
Tra gli emendamenti approvati quello che prevede che il direttore generale dell’Azienda Zero sia nominato “da parte della Giunta, su proposta dell’assessore alla Sanità” e che il collegio sindacale sia “nominato in conformità alle disposizioni nazionali e regionali vigenti per la nomina nelle Aziende sociosanitarie regionali” e quello che prevede che “al fine di favorire la piena armonizzazione e integrazione delle attività nell’ambito del Sistema sanitario regionale, entro sei mesi dall’istituzione dell’Azienda Zero, è approvato il nuovo Piano sociosanitario regionale”.
Prima della votazione finale Gallo e Preioni hanno sottolineato l’impegno comune nell’affrontare questioni di merito per il miglioramento complessivo del testo.
“Rimangono alcune questioni ancora aperte – ha aggiunto Gallo – su cui chiediamo alla Giunta un supplemento di riflessione, in particolare sui temi relativi agli acquisti e alla programmazione della Medicina territoriale. Verificheremo con il tempo l’attuazione e la risposta dell’Azienda Zero in termini di efficienza”.
“Grazie all’impegno comune, nonostante il permanere di differenze di vedute su alcuni punti – ha evidenziato Preioni – l’Azienda Zero sarà un’occasione per ordinare al meglio le Asl piemontesi e fornire all’Assessorato una struttura in grado di gestire la complessità della Sanità messa a dura prova dalla pandemia”.