"La libertà di dissenso e di espressione non si possono processare". E' questo lo slogan del Movimento No Tav, che questa mattina si è ritrovato davanti a Palazzo di Giustizia dove è in programma la prima udienza del processo che vede imputata Nicoletta Dosio. La storica attivista è accusata di aver violato oltre 200 volte i domiciliari che erano stati disposti nel 2016 per una condanna del 2012, quando bloccò la barriera al casello di Avigliana.
"Per l'ennesima volta - hanno spiegato i manifestanti - ci troviamo davanti all'operato criminale di procura e magistratura che tentano di processare le idee che muovono il Movimento No Tav da ormai 30 anni". Nel 2019 Dosio era stata condannata ad un anno di carcere.