- 11 luglio 2021, 07:00

David Braccini presenta ".0" a Pitti Uomo: la sneaker che compie il primo passo verso una nuova Italia

David Braccini, fiorentino, 23 anni un sogno e la voglia di cambiare il mondo, un passo alla volta.

David Braccini presenta ".0" a Pitti Uomo: la sneaker che compie il primo passo verso una nuova Italia

Da mercoledì 30 giugno a venerdì 2 luglio alla Fortezza da Basso di Firenze si è tenuta la centesima edizione di Pitti Uomo, (ndr. manifestazione dedicata al pronto moda maschile che ospita aziende italiane ed internazionali).

Fra i tanti espositori che hanno presentato alla stampa e ai compratori le collezioni per l’anno successivo ho avuto il piacere di imbattermi nel team di .0 una start up Made in Italy che vuole trovare soluzioni innovative riguardo alla sostenibilità ed al consumo consapevole.

David Braccini ceo e fondatore di questo brand e Esther Masetti creative director progettano ".0" la prima sneaker completamente riciclabile.

"A 19 anni non avevo nessuna idea di quello che avrei realizzato, anche se le calzature hanno sempre fatto parte del mio background, essendo i miei famigliari produttori di scarpe da tre generazioni. Finita la scuola da grafico pubblicitario sono partito per l'America, alla volta della California e della Silicon Valley, tappa obbligatoria per un appassionato di informatica come me" - mi racconta David.

“Dopo una breve esperienza di lavoro in Irlanda, sono tornato in Italia, poi è stato tempo di Covid e come tanti, ho subito uno stop forzato. Abitare in un paesino immerso nel verde mi ha consentito di apprezzare la bellezza della natura. Le notizie al telegiornale di animali selvatici che si riappropriavano del loro ambiente, l'avvistamento dei delfini nei canali di Venezia, mi hanno profondamente colpito. Ho avuto un faccia a faccia con me stesso, una profonda riflessione interiore che mi ha portato a desiderare di fare qualcosa di importante per l'ambiente e per l'Italia.”

L'aspetto innovativo che bisogna riconoscere a questa start-up consiste nel aver cambiato prospettiva. David si è chiesto come poter cambiare il mondo, seppur partendo dalle scarpe, in ottica di rispetto ambientale. La risposta è stata quella di dare priorità al riciclo e quindi di cercare un materiale che fosse veramente eco-compatibile ma soprattutto che fosse interamente smaltibile.

Nasce così il progetto di una sneakers di lusso, dallo stile contemporaneo da utilizzare anche con abbinamenti più eleganti (per es. per sdrammatizzare la formalità di un completo maschile). David ha voluto dare una soluzione ad una carenza di ricerca rilevato nel mondo della moda. Infatti ribalta completamente il processo e si interroga partendo dalla fine, cioè dallo smaltimento/riciclo della scarpa. 

Quale soluzione migliore se non quella di avere un prodotto realizzato in un materiale innovativo BIO BASED, realizzato con fonti rinnovabili derivate dagli scarti di lavorazione del legno e della carta.

Il materiale grezzo viene convertito in BIO POLIMERI che ne permettono la trasformazione consentendogli le più svariate applicazioni. Questi sono utilizzabili per creare la suola e gli accessori vari. Con questo stesso materiale riesce ad ottenere un tessuto in maglia con caratteristiche tipiche del filato con cui realizzare la parte superiore della scarpa.

I componenti della scarpa possono essere così reimmessi in produzione senza la necessità di essere separati.

"Il nostro obiettivo è quello di far cambiare il pensiero che abbiamo riguardo alla vita delle nostre scarpe. Pensiamo che i prodotti dovrebbero
essere pensati per essere smaltibili già in fase di progettazione." mi racconta entusiasto.
David desidera preservare le tradizioni artigianali. Nella produzione sono stati pertanto coinvolti artigiani per dare valore al Made in Italy e alle eccellenze italiane. "L'Italia può ancora innovare" - mi dice - tradendo nella voce una nostalgia inconsueta per un ragazzo così giovane. 

Una nostalgia del bel paese, di quegli anni d'oro che furono in cui i nostri designer, architetti e stilisti si distinguevano a livello internazionale per creatività e innovazione, oltre che per il gusto raffinato. David vuole dare valore: alla sua famiglia, ai suoi collaboratori (giovani ragazzi creativi come lui) e alla sua patria, l'Italia.

Il periodo della pandemia non ha certo regalato grandi sogni ai nostri ragazzi, ma a chi ha saputo reagire, ha dato tempo per leggersi dentro, per capire chi siamo e chi vogliamo diventare. Davide Braccini ha approfittato di questo tempo per meditare il suo cambiamento personale e anche quello del mondo che lo circonda. A 23 anni è CEO di una start up premiata come una delle migliori in Italia, combatte le battaglie di un ragazzo della sua età e quella più grande, di voler essere un sognatore che contribuisce a migliorare il mondo.

“Per realizzare grandi cose, non dobbiamo solo agire, ma anche sognare; non solo pianificare, ma anche credere.”(Anatole France)

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