Economia e lavoro - 14 luglio 2021, 16:06

Maserati e Mirafiori, nuova nota stonata: 100 lavoratori in uscita incentivata e volontaria da Grugliasco e 200 dalle Carrozzerie

Lazzi (Fiom): "Non è un buon segnale, perché si continua a svuotare gli stabilimenti torinesi senza avere una visione precisa sulle missioni produttive". Provenzano (Fim): "A rischio il futuro degli stabilimenti"

fabbrica maserati di grugliasco

Lo stabilimento Maserati di Grugliasco vedrà l'uscita incentivata e volontaria di 100 operai

In attesa di capire cosa riserverà il futuro alle produzioni di Stellantis (e di Maserati in particolare) sul territorio torinese, i segnali che arrivano nelle ultime ore non sono incoraggianti, almeno in termini occupazionali.
Nella giornata di oggi, infatti, è stato siglato un accordo tra i sindacati e il gruppo automobilistico nato dalla fusione di Fca e Peugeot per l’uscita incentivata e volontaria di 100 tra lavoratrici e lavoratori dello stabilimento Maserati di Grugliasco. Altri 200, invece, seguiranno la stessa strada dalle Carrozzerie di Mirafiori.

"Abbiamo sottoscritto l’accordo per senso di responsabilità nei confronti dei lavoratori che volontariamente vogliono uscire, molti dei quali per raggiungere la pensione - commenta Edi Lazzi, segretario provinciale di Fiom Cgil -. Resta il fatto che questo non è un buon segnale poiché si continua a diminuire l’occupazione e svuotare gli stabilimenti torinesi senza avere una visione precisa sulle missioni produttive. Ecco perché reputo che l’incontro che abbiamo chiesto al Presidente del Consiglio Draghi, insieme alla Regione Piemonte, al Comune di Torino debba essere svolto il prima possibile per individuare il percorso e gli strumenti idonei per risolvere il cronico arretramento della nostra economia, soprattutto quella legata al settore auto, che si riverbera in negativo sull’occupazione".

"L’accordo prevede uscite volontarie con incentivi economici differenziati secondo i requisiti individuali di possibile accesso o meno alla pensione nell’arco dei prossimi 48 mesi - spiega Gianni Mannori responsabile della Maserati di Grugliasco per la Fiom -. Nel corso dell’incontro, congiuntamente ai rappresentanti interni della Fiom, abbiamo richiesto all’azienda che contestualmente all’uscita di questi lavoratori sia predisposto un piano di assunzioni di giovani per inserire in azienda nuove risorse e nuove professionalità nonché un programma di inserimento di nuove produzioni perché questa operazione non sia una mera ulteriore riduzione di addetti. Questo sarà oggetto di un incontro di valutazione a settembre anche alla luce delle prospettive produttive”.

Altre duecento unità saranno in uscita dalla Carrozzeria a Mirafiori. "Come Fim Cisl - dice Davide Provenzano, segretario provinciale - continuiamo a chiedere un cambio mix tra persone che escono e nuovi assunti. Fino ad oggi inascoltati. Firmeremo sempre accordi di uscita volontaria e incentivata, anche perché viviamo una profonda incertezza data dalla prossima riforma pensionistica e la fine di quota 100; tuttavia ridurre eccessivamente il perimetro degli addetti può diventare un problema per il futuro per gli stabilimenti".

Massimiliano Sciullo

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