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Sanità | 03 agosto 2021, 19:10

Pioggia di fondi Ue per sostenere la lotta al Covid: 6,5 milioni per i laboratori privati e le Università piemontesi

Le iniziative riguardano lo studio delle risposte immunitarie, ma anche la creazione di dispositivi di ventilazione non invasivi, test salivari e farmaci a un passo dalla validazione definitiva. In ballo iniziative per altri 3,5 milioni

laboratorio analisi

Il Piemonte non abbassa la guardia nella lotta al Covid

Più di sei milioni e mezzo di euro (su un totale atteso di 10) per potenziare i laboratori pubblici e privati impegnati a sviluppare progetti di ricerca nella lotta contro il Covid-19. È l'obiettivo dei progetti selezionati a conclusione del bando INFRA-P e che vede coinvolti la Regione e gli atenei piemontesi: Politecnico, Unito e Piemonte Orientale.

"Come Regione abbiamo coordinato i progetti insieme ai nostri atenei, ma anche alle imprese del territorio - dice l’assessore regionale alla Ricerca applicata Covid, Matteo Marnati -: hanno lavorato molto bene e infatti sono dieci in tutto i progetti che possiamo finanziare. Sono iniziative per combattere il Covid, ma che dovranno essere utili e preziosi anche in futuro, se mai ce ne fosse bisogno. Due i filoni: il potenziamento delle infrastrutture e il sostegno della ricerca industriale e accademica".

Arrivano i primi 6,6 milioni (su un totale di 10)

I primi cinque progetti, per il potenziamento dei laboratori e organismi di ricerca legati ai tre atenei piemontesi, riceveranno circa 3 milioni di risorse, cui si aggiungono altri 3,6 milioni per i progetti collegati ai laboratori privati.

 

"Molti dei progetti approvati sono in collaborazione e questo è molto importante, andando a superare la competizione del passato - aggiunge il rettore dell’Università del Piemonte Orientale, Gian Carlo Avanzi -. La malattia stessa ha generato sinergie, spingendo a mettere insieme le forze. Tre sono progetti nostri, legati allo studio del virus con attrezzature per studiare vettori virali per l'analisi della risposta immunitaria, ma c'è anche la volontà di individuare nuovi dispositivi per la ventilazione non invasiva".

"Sono quattro i progetti finanziati di cui siamo capofila - dice Laura Montanari, vicerettrice del Politecnico di Torino -: la risposta che abbiamo dato a livello di università regionale è stata immediata, mettendo in campo le nostre competenze e stimolando le competenze nel sistema delle imprese e dei centri di ricerca. Il ritorno sul territorio potrebbe essere immediato, con impatto sulla quotidianità e sulla vita di tutti noi".

"UniTo ha avuto quattro progetti finanziati tra le due linee - spiega il vicerettore dell’Università di Torino, Alessandro Vercelli -: si spazia dall'analisi genomica allo sviluppo di test salivari che possono ovviare alle difficoltà di alcune persone per gli attuali tamponi. Infine c'è un farmaco alla fase pre-clinica che punta a essere validato per l'uso sui pazienti".

Il prossimo gradino da salire riguarda progetti per eventuali altri 3,5 milioni che sono attualmente in fase di analisi. "Ma in futuro - dice Marnati - puntiamo a rilanciare questo bando per la ricerca applicata, anche se non riguarda il Covid direttamente".

Massimiliano Sciullo

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