Il tema del Green Pass nelle mense torna a far parlare di sé. A far discutere le decisioni di alcune aziende di predisporre aree esterne per il consumo dei pasti ai dipendenti non provvisti di Green Pass. “In queste ore stiamo assistendo ad iniziative unilaterali di alcune aziende sul tema Green Pass e ingresso presso la mensa aziendale. Ad oggi il governo non ha ancora chiarito il punto in questione e riteniamo azzardate alcune interpretazoni che circolano sulla quale si basano comunicati aziendali di divieto. A nostro avviso, equiparare un esercizio di ristoro con la mensa aziendale e quantomeno una forzatura, nel primo si recano avventori casuali e sconosciuti, nel caso dei dipendenti invece, l’azienda è in possesso di tutte le informazioni sanitarie previste dal 81/08 e di tutta la loro storia lavorativa nonché di un rigido protocollo come da precedente DPCM" spiegano dal sindacato Fim-Cisl Torino e Canavese.
Un caso eclatante è quello della Hanon Systems di Campiglione Fenile, in provincia di Torino, dove l’azienda a partire da ieri ha predisposto alcuni spazi per il personale sprovvisto di Green Pass. I lavoratori senza la certificazione verde potranno accedere al locale mensa, fornirsi del pasto erogato dal servizio o portarselo da casa e consumarlo nelle aree predisposte. I tavoli messi a disposizione sono tre, per un massimo di 24 commensali a turno, che potranno fermarsi solamente 20 minuti al fine di non creare code. Una gestione che potrebbe spingere i sindacati a indire uno sciopero.
"Siamo sorpresi di come queste aziende abbiano in fretta dimenticato quando a marzo 2020 in piena Pandemia da Covid-19 (il Green Pass non esisteva) gli stessi lavoratori abbiamo messo a rischio la propria salute per poter continuare a tenere le aziende aperte! Ci si è forse dimenticati del grande lavoro svolto dalle parti sociali per poter attivare i protocolli di sicurezza che sono stati la più grande garanzia di continuità lavorativa prima del vaccino? Gli stessi protocolli che hanno evitato focolai nei luoghi di lavoro, mense comprese" continuano.
"Ad oggi è dimostrato che, il distanziamento, lo scaglionamento orario, l’igienizzazione, i divisori in plexiglass e il controllo della temperatura sono strumenti efficaci a contenere eventuali contagi. Come FIM CISL facciamo appello alle associazioni datoriali affinché si evitino fughe aziendali isolate sul tema che rischiano di creare tensioni inutili e dannose. Chiediamo congiuntamente al governo un chiarimento definitivo sul tema e che in assenza di un chiarimento, venga attivato un tavolo territoriale per delineare linee guida da condividere tra i lavoratori e le imprese La FIM CISL sostiene fortemente la campagna vaccinale per uscire al più presto da questa Pandemia, ma non permetteremo mai l’isolamento di alcuni lavoratori" conclude la nota firmata da Fim-Cisl Torino e Canavese.