La Lega, così come tutto il centrodestra, punta a vincere le Comunali di Torino e per farlo Matteo Salvini ha deciso di mettere in campo direttamente i suoi "big" politici. È il caso dell'assessore regionale Fabrizio Ricca, che forte dell'esperienza del Comune come capogruppo del Carroccio punta a tornare in Sala Rossa.
Quale è stata la risposta della città alla campagna elettorale?
Torino ha voglia di cambiamento e lo sentiamo ogni volta che andiamo a incontrare i cittadini, che ci chiedono una svolta storica per la città. A differenza delle scorse tornate elettorali, ad una comprensibile voglia di cambiamento, si è unita un'esplicita richiesta di buon governo.
Questa volta il centrodestra gioca per vincere: pensate di riuscirci già al primo turno?
È un obiettivo alla nostra portata perché sentiamo un consenso crescente intorno a noi, argomentato dai torinesi con cui parliamo. I cittadini hanno capito che la risposta agli inconcludenti governi targati Pd, non doveva essere quella di dare fiducia ad un'amministrazione (Appendino) che si è rivelata impreparata, se non dannosa.
Quali sono le cose che vi chiedono di più i cittadini?
I torinesi hanno un forte bisogno di sicurezza, che si declina in più modi. Come cittadini ormai viviamo una perenne situazione di incertezza, anche dello stesso tornare incolumi a casa per via di una microcriminalità sempre più insidiosa. Ma l'insicurezza è anche quella che riguarda il non trovare un posto di lavoro stabile. Queste sono facce di una stessa medaglia, di una città che per troppo tempo è stata abbandonata a se stessa senza progettualità di riqualificazione delle sue periferie, senza un progetto di sviluppo economico e senza un vero controllo del territorio.
Qual è la vostra ricetta per tornare a fare crescere una città del nord, che più di altre sta pagando il prezzo della crisi?
Investire sulla qualità del lavoro, non precludendosi opportunità importanti per via di assurde ideologie votate alla decrescita. Purtroppo paghiamo ancora la rinuncia della giunta Appendino alle Olimpiadi. Ma paghiamo anche una radicale disattenzione del Pd nei confronti dei migliaia dei torinesi che vivono fuori dal centro.
Le prime cose da fare in caso di vittoria?
Favorire un controllo capillare del territorio per sgominare spaccio e criminalità, ripensando una viabilità che è stata a lungo vittima di scelte sbagliate. La città deve essere fruibile da tutti i cittadini, quindi si alle pedonalizzazioni fatte con criterio ma no a ciclabili realizzate senza senso, Ztl nate solo per fare cassa e controviali interdetti alle automobili.