Politica - 11 settembre 2021, 16:45

Elezioni, gazebo a Torino per il candidato che non c'è: al centro del "programma" le urgenze giovanili

Visionary chiede l’impegno dei candidati sindaci su quattro proposte per i giovani. L'iniziativa oggi e domani in piazza Castello dalle 10 alle 18

Il 3 e 4 ottobre si sceglieranno i sindaci di 1.162 comuni in Italia, tra cui anche quello di Torino. Giovanni Assenti, in campagna elettorale con gli altri candidati, è un candidato inesistente, come inesistenti sono le proposte dedicate alle urgenze giovanili nei programmi dei candidati, e alimentato dai più diffusi luoghi comuni sui giovani. Il suo motto? “I Giovani d’oggi non hanno voglia di fare un Ca#%o”.

Giovanni Assenti è il volto di #GiovaniAssenti, la nuova campagna di Visionary - organizzazione no profit che conta 200 volontari in tutta Italia, nata nel 2017 - che ogni anno organizza Visionary Days, un evento maratona che coinvolge migliaia di giovani in un brainstorming collettivo sul Prossimo Futuro.

Da settembre 2020 Visionary si occupa di realizzare campagne di attivismo e partecipazione giovanile mirate a spingere le istituzioni ad includere i giovani nelle decisioni politiche, civili e sociali. La prima campagna, #UnoNonBasta, ha raccolto oltre 100mila firme in un mese e ha permesso di fare pressione sul Governo per aumentare i fondi del PNRR destinati alla quota giovani.

"La campagna #GiovaniAssenti nasce per denunciare l’assenza di proposte concrete per l’emergenza giovani all’interno dei programmi dei candidati alle amministrative di ottobre 2021 nelle città di Roma, Torino, Napoli, Milano e Cosenza". I giovani sono condannati ad affitti alti, difficoltà di accesso alle case, scarsa occupazione, alto abbandono scolastico, poca e scadente socialità, ansia e depressione.

Le proposte di Visionary

Visionary ha sviluppato quattro proposte basate su urgenze giovanili e super partes per le quali chiede a tutti i candidati un impegno pubblico:

1. Un fondo comunale di sostegno ai cittadini under 35 per la locazione di alloggi, al fine di stimolare e supportare l’autonomia finanziaria dei giovani. Immobili di proprietà pubblica da destinare esclusivamente agli affitti giovanili, e misure locali e concertate con i locatori privati per avere prezzi calmierati per studenti e lavoratori.

2. Una piattaforma online per orientare e supportare i giovani nelle scelte lavorative attraverso contenuti e consulenze. Collegare il mondo dell'istruzione a quello del lavoro, dando ai giovani gli strumenti per comprendere e informarsi sulle professioni che li attirano e li incuriosiscono e poter compiere scelte informate.

3. Accesso gratuito per under 18 a sedute digitali di supporto psicologico professionale. Superare lo stigma negativo che l'aiuto psicologico ha in Italia, venendo incontro ai giovani e alle giovani favorendo l'accesso anonimo e gratuito ai servizi di supporto.

4. Una rete di spazi pubblici di incontro, studio e lavoro gestiti da giovani per i giovani, ricavati da spazi abbandonati e capillari sul territorio. Sfruttare spazi esistenti per indirizzare il problema della mancanza di luoghi di incontro, dialogo e creazione di opportunità per i giovani.

A Torino i gazebo per firmare la petizione sono in piazza Castello, sabato 11 e domenica 12 settembre dalle 10 alle 18.

redazione