Cultura e spettacoli | 23 settembre 2021, 07:19

Torino va "Fuori!": una mostra al Polo del 900 per i 50 anni del primo movimento omosessuale in Italia

Fondato nel 1971, accompagnato anche da un mensile, il movimento viene raccontato attraverso foto e testimonianze che scandiscono un cammino verso i diritti

Torino va "Fuori!": una mostra al Polo del 900 per i 50 anni del primo movimento omosessuale in Italia

Fotografie, anno per anno, ma anche filmati, ricordi e testimonianze (vignette, copertine, manifesti) per una rivoluzione iniziata 50 anni fa e non ancora terminata. Il Polo del 900 racconta la storia di "Fuori!", il primo movimento omosessuale nato in Italia. Erano gli anni 70 e di diritti si parlava in maniera crescente, ma ancora oggi questa necessità non è cessata. L'evento ha luogo dal 23 settembre al 24 ottobre ed è ad accesso gratuito, in corso Valdocco 4/A.

L'EVENTO PIÙ IMPORTANTE IN ITALIA SUI DIRITTI

Uno dei curatori - insieme a Chiara Miranda (responsabile dell‟allestimento) Maurizio Gelatti (co presidente della Fondazione Penna) e Maurizio Cagliuso (responsabile degli archivi della  Fondazione) - è il presidente del museo Diffuso della Resistenza, Roberto Mastroianni: "È la prima grande mostra che apriamo sotto la mia presidenza, lungo il cammino dell'integrazione con il Polo del 900 - racconta -. E riteniamo sia una delle mostre più importanti su territorio nazionale per quanto riguarda i temi sociali".

"Questa mostra ribadisce come il movimento, alla nascita, fosse autoironico e gioioso. Più di quanto non lo siano adesso certe sfumature e certi accenti - prosegue Mastroianni -. Fu una rivoluzione anche simbolica che ruppe l'ipocrisia nel Paese, anche verso quegli intellettuali che omosessuali lo erano, ma tendevano a non farlo vedere".

Figura chiave di questa mostra (non a caso) è Angelo Pezzana, storico attivista dei diritti LGBTQ, oltre che politico, giornalista e scrittore. E presidente della  Fondazione Sandro Penna/FUORI! "Ma ho fatto anche il libraio per 23 anni in una città molto provinciale - confida -. Ed essendo un omosessuale che non ha mai avuto intenzione di nasconderlo, ho subito dato un'impostazione di questo genere al mio negozio". La clientela, però, era assolutamente etero ("portavo anche copie di Playboy che all'epoca non era distribuito in Italia"). 

UN MOVIMENTO SENZA IDEOLOGIE POLITICHE

Da subito, però, il tema centrale è stata quella dei diritti. E Fuori è stato uno strumento potente. "Presto è diventata un'alleanza naturale senza ideologie, lontana anche dalle forze di sinistra che all'epoca erano considerate rivoluzionarie. Ma eravamo considerati inutili. Anche nelle manifestazioni per il 25 aprile o il 1 maggio venivamo lasciati al fondo. Noi non abbiamo mai inventato una teoria o una ideologia, non abbiamo mai avuto una linea e si spaziava dai marxisti ai liberali. Quando sento parlare di teoria gender, mi tiro indietro".

L'appoggio arrivò dal Partito Radicale, con tanto di federazione nel 1975. "Sembra di parlare di secoli fa - confida Pezzana -, ma basta pensare che anche solo 50 anni fa non si era mai scritta la parola 'omosessuale' su un giornale Italiano".

Massimiliano Sciullo

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