"Sono altro, sono altrove" è il titolo della sesta edizione del Festival dell'Outsider Art e dell'Arte Irregolare, in programma a Torino da oggi al 14 ottobre.
La rassegna dedicata alle forme artistiche nate e cresciute al di fuori del contesto mainstream e delle gallerie prevede tre settimane di mostre, incontri e convegni nelle location di Palazzo Barolo (via Corte d'Appello 20/c), Accademia Albertina di Belle Arti (via Accademia Albertina 8) e galleria Gliacrobati (via Ornato 4).
Gli appuntamenti
Uno degli appuntamenti più attesi è, senza dubbio, quello con la mostra che dà il titolo alla manifestazione, allestita negli appartamenti di Diana a Palazzo Barolo e da Gliacrobati: sotto la curatela di Riccardo Bargellini, Marzia Capannolo e Tea Taramino esporranno artisti irregolari riconosciuti a livello internazionale come Carlo Cattaneo, Cosimo Cavallo, Caterina Marinelli, Maria Orecchioni e Giuliano Nannipieri, uniti dalla tematica “Sacro e profano nell'outsider art e arte irregolare”.
Per quanto riguarda i convegni, invece, sarà sempre il filo conduttore di “Sono altro, sono altrove” ad animare l'evento in programma all'Accademia sabato 2 ottobre dalle 9.30 alle 13. Il Festival si avvale della collaborazione dell'Opera Barolo, che al suo interno ospita il PARI Polo per le Arti Relazionali e Irregolari: “In questo modo - dichiara il presidente Luciano Marocco – portiamo avanti la tradizione di aiuto e assistenza alle persone avvantaggiate propria dei marchesi Giulia e Tancredi Falletti di Barolo; la bellezza che risiede nell'arte è il mezzo migliore per farlo”.
Il supporto delle istituzioni
Non manca il patrocinio della Città di Torino: “La pandemia - sottolinea la direttrice della Divisione Servizi Sociali Monica Lo Cascio – ha dimostrato l'importanza di avere ambienti accoglienti e l'interdipendenza tra i concetti di arte e salute e di mente e corpo; a questo proposito, oltre alla galleria aperta in corso Unione Sovietica 220/d, stiamo predisponendo un nuovo spazio dietro via Garibaldi”.
A questo si aggiunge la partnership con ASL: “Gli artisti irregolari - commenta il direttore della Rete Ospedale Territorio Giorgio Gallino – si devono presentare come pari, vanno riconosciuti come portatori di esperienze e devono essere protagonisti di uno scambio reciproco”.