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Cultura e spettacoli | 27 settembre 2021, 16:20

Quasi 27 mila gli spettatori dell'edizione 2021 del Festival MiTo

Numeri in consistente aumento rispetto ai 18.450 dello scorso anno

Quasi 27 mila gli spettatori dell'edizione 2021 del Festival MiTo

Sono stati 26.900 gli spettatori della quindicesima edizione del festival MiTo, che dall'8 al 26 settembre ha offerto 126 concerti fra Milano e Torino. 

Un consistente aumento rispetto ai 18.450 dello scorso anno, ma comunque ancora lontani dai numeri pre-covid a causa delle limitazioni imposte dalla pandemia sulla capienza degli spazi. "Se possibile quest'anno sono state ancora più stringenti per pubblico e interpreti - ha spiegato la presidente Anna Gastel - MITO SettembreMusica però non si è fermato e, pur nel dispiacere di non poter soddisfare tutte le richieste per molti spettacoli a posti contingentati e presto 'sold out', grande è stata la gioia e la partecipazione nel riprendere a far musica dal vivo e insieme".

La sua speranza è che il prossimo anno ci possano essere "in piena sicurezza, "platee interamente fruibili e orchestre non più a organico ridotto". Intanto chi non ha partecipato dal vivo, ha potuto assistere grazie alla copertura della Rai, Media Partner del Festival, che ha trasmesso e continuerà a trasmettere in differita su Radio3 16 concerti, e che proporrà su Rai5 i momenti più emozionanti nel documentario intitolato "MiTo 2021: i Futuri della musica", in programma il 6 ottobre alle 21.15 all'interno del ciclo "In scena".

Successo per brani nuovi come l'orchestrazione dei numeri finali del Requiem di Mozart commissionata da MITO a David Del Puerto, che ha suscitato grande entusiasmo, l'applauditissimo ciclo di Tonu Korvits su testi di Cesare Pavese, o la raccolta di Lieder di Brad Mehldau cantati da Ian Bostridge, che hanno dovuto concedere 4 bis.

"Ho percepito in sala da concerto un desiderio di ascoltare musica particolarmente intenso - ha sottolineato il direttore artistico Nicola Campogrande - Una tensione positiva, bella; quasi commovente" a testimoniare "quanto l'ascolto di un concerto di musica classica sia una necessità, un bisogno, un'esperienza della quale non ci vogliamo più privare".

redazione

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