Pinerolese - 06 ottobre 2021, 15:42

Più rifiuti del previsto: in Val Pellice il campionato mondiale di plogging fa il pieno d’immondizia e coinvolgimento

Tanti i sacchi pieni depositati sabato pomeriggio in piazza San Martino a Torre Pellice ma c’è chi è arrivato anche con pneumatici e chi con un’anta di frigo

Donatella Boglione

Una media di circa mezzo chilo di rifiuto ogni chilometro, tanto hanno raccolto i plogger che sabato 2 ottobre hanno setacciato la Val Pellice dove si è disputato il primo Campionato mondiale della disciplina: 795 chili su 1.780 km. La stima degli organizzatori, tra cui il Comune di Torre Pellice, era decisamente più bassa: “Avevamo calcolato sui 150 grammi a chilometro ma la quantità è stata maggiore – spiega il sindaco, Marco Cogno –. Naturalmente in bassa valle la raccolta è stata più ricca ma anche in alta quota gli atleti hanno trovato qualcosa, in alcuni casi hanno rimosso rifiuti abbandonati ormai da tanti anni”.

I vincitori – individuati in base al punteggio calcolato tenendo conto del dislivello positivo percorso, della qualità e la qualità dei rifiuti raccolti, trasformati in CO2 equivalente non emessa in atmosfera – sono Pietro Olocco, per la classifica maschile e Elena Canuto, per quella femminile. Le premiazioni si sono svolte domenica 3 ottobre al Laghetto Nais di Bobbio Pellice e lì sono stati assegnati anche premi e menzioni speciali come quella per il punteggio atletico più alto conquistato da Paolo Bert (47,5 chilometri e 2.736 m di dislivello) mentre a Cesare Galli è andato il premio paralimpico.

Al di là delle prestazioni atletiche e della quantità di immondizia portata a valle, ciò che ha impressionato di più gli organizzatori è stata l’atmosfera: “I plogger hanno messo da parte lo spirito competitivo per prendere molto sul serio la raccolta racconta Cogno –. È stato emozionante, ad esempio, vedere arrivare Olocco con i pneumatici e la seconda classificata tra le donne, Donatella Boglione, con un’anta di frigo assicurata al corpo con corde, anche queste trovate in giro”. Tranne una titubanza mattutina, quando la corsa ha preso il via, anche il paese è rimasto coinvolto nella manifestazione: “È stato bello vedere i torresi incitare gli atleti e la ‘transumanza’ finale degli atleti carichi di immondizia dal Tempio valdese a piazza San Martino si è svolta tra due ali di folla che applaudiva”.

Acea pinerolese industriale ha affiancato l’organizzazione durante la manifestazione e la ‘sua atleta’, la dipendente Paola Mosconi, azienda leader nel settore ambientale, si è classificata prima per numero di rifiuti raccolti tra le donne con 380 rifiuti.

Elisa Rollino