Attualità - 07 ottobre 2021, 16:00

Ex Poste di via Monteverdi, il futuro è un rebus: la vicinanza del cimitero rallenta la riqualificazione

La proposta di uno studentato con uffici dedicati alla logistica è ferma per cause burocratiche: l’edificio è troppo vicino al cimitero Monumentale. Intanto procede a passo spedito la bonifica dell'amianto

Ex Poste di via Monteverdi, il futuro è un rebus

Quale futuro per le ex Poste di via Monteverdi? E’ questa una delle tante domande che i residenti di Barriera di Milano vorrebbero porre al futuro sindaco di Torino, chiunque esso sia. La riqualificazione dell’area ormai abbandonata, infatti, è uno dei simboli della Torino dimenticata da tutti.

La bonifica in corso

Eppure, nell’immobilismo totale, qualcosa sembra muoversi attorno all’ex polo d’eccellenza di Poste Italiane: è in corso da diverse settimane la bonifica di amianto dell’edificio in cui decine di anni fa i rulli trasportatori smistavano pacchi e plichi, pronti per essere spediti in tutta Italia. A testimoniarlo, un ponteggio e una recinzione nuova, ma anche gli operai al lavoro vestiti con tute protettive.

Studentato e uffici

Se il presente lascia ben sperare, il futuro appare invece un rebus. Negli scorsi mesi, l’assessorato all’Urbanistica aveva avviato delle interlocuzioni per dare vita a un nuovo progetto. Per le ex Poste di via Monteverdi, infatti, vi sarebbe pronta una proposta per realizzare uno spazio in grado di ospitare uno studentato, degli uffici e un’area di logistica.

Ex poste, il cimitero complica la riqualificazione

Tutti i buoni propositi si scontrano però con la burocrazia. “Se lì non si riduce la fascia di rispetto cimiteriale, da me già richiesta all’Asl Città di Torino, in quell’area è impossibile realizzare qualsiasi cosa” spiega l’assessore all’Urbanistica del Comune di Torino, Antonino Iaria. La legge, infatti, vieta di costruire intorno ai cimiteri nuovi edifici entro il raggio di 200 metri dal perimetro dell’impianto cimiteriale.

Attualmente, la possibilità di ridurre la fascia di rispetto cimiteriale è subordinata alla presenza di gravi e giustificati motivi: sarà compito quindi del prossimo sindaco e dalla sua Giunta presentare una documentazione che certifichi la necessità di derogare sulla norma dei 200 metri.