Eventi - 15 ottobre 2021, 20:24

Piero Chiambretti al SalTo 2021: “Il mio libro? Un testamento degli ultimi trent’anni di televisione”

Alla kermesse del libro la presentazione di “Chiambretti. Autobiografia autorizzata dalla figlia Margherita”

Piero Chiambretti al Saone del Libro racconta trent’anni di televisione

Un racconto che descrive gli ultimi trent’anni di televisione, i suoi cambiamenti, visti attraverso lo sguardo di Piero Chiambretti.  “Sono nato con la televisione, sono proprio cresciuto a pane e televisione e mettere in difficoltà le persone è sempre stato una passione” ha esordito il conduttore. 

Nel libro diversi spaccati di vita e di lavoro, ma anche concetti difficile, affrontati con leggerezza e semplicità: “Il concetto della morte è presente in un paio di momenti, racconto una cosa accaduta veramente nel 1967 quando Luigi Meroni a 400 metri da casa mia venne investito dopo essere stato al bar Zambon. La cosa che mi è rimasta impressa è che erano all’ospedale Mauriziano. Tagliai da scuola e andai alla camera mortuaria e sono rimasto davanti alla bara del mio giocatore preferito (da 24 ore). Poi mi sono reso conto che era il morto sbagliato. Ecco, un aneddoto in cui la morte è anche sdrammatizzata. Un modo per vederla in maniera più leggera”.

Trent’anni di storia d’Italia e della televisione che è cambiata con essa. “Ho conosciuto tante figure di una televisione “In smoking”. Trent’anni di storia cambiano le cose, come tutto il resto”.

Nel libro si trovano i sapori di una televisione che non c’è più ed è una sorpresa magari per chi non ha vissuto quegli anni proprio come mia figlia Margherita, una bambina molto spiritosa che ho avuto in tarda età. Mi ha dato uno spunto eccezionale per vivere bene la vita e l’energia per scrivere questo libro. Testamento cartaceo per chi come lei non ha vissuto quegli anni”. 

Ho fatto quello che ho fatto senza una tessera di partito, una lobby, una famiglia. Perché l’ho fatto? Perché avevo la passione”, ha concluso Chiambretti.