"Il 60% di astensionismo vuol dire che moltissime persone hanno smesso di combattere. E anche se non saranno in Consiglio Comunale, saranno il partito di maggioranza". Paolo Damilano, a urne chiuse e scrutinio effettuato, non perde mordente, ma ha ben chiare le dinamiche che hanno portato al risultato di oggi, dopo il ballottaggio.
"Siamo il secondo partito della città e più di questo non potevamo ottenere: poteva cambiare qualcosa se avessero votato più persone", è il grande rimpianto del candidato del centrodestra.
E sull'effetto periferie aggiunge: "Ci sono mancate le persone, i numeri. Ed era tale la disillusione e la rabbia verso chi ha fatto promesse senza mantenerle che oggi il dato è ancora peggiorato".