Partiamo dal principio: che cos’è la cannabis light o erba light?
In un certo senso si tratta di marijuana, ovvero di infiorescenze essiccate di cannabis, ma con un bassissimo livello di principio attivo, quindi sostanzialmente immune da effetti psicotropi, e legale in Italia.
Il valore di THC presente in questo tipo di erba dev’essere secondo la legge inferiore allo 0,2%, ma è tollerata un’oscillazione per la fase di produzione, fino allo 0,6%. Per questo gli effetti psicotropi sono praticamente nulli, ma al contrario di quanto si pensi, ha comunque effetti rilassanti e antinfiammatori, perché riporta un alto contenuto di CBD.
Apriamo una parentesi per spiegare in breve che cos’è il CBD.
Possiamo definirlo un cannabinoide non psicoattivo, che ha effetti rilassanti e sedativi, infatti allevia il dolore e cura alcuni sintomi come per esempio la nausea, oppure l’ansia. È utilizzato infatti per la riduzione o prevenzione degli stati infiammatori, per il diabete e nei casi di alcolismo, per il disturbo post traumatico da stress, nei disturbi quali schizofrenia, reumatismi, epilessia, alcune patologie cardiovascolari, oppure come ansiolitico o antidolorifico e altro ancora.
Torniamo alla cannabis light e chiariamo un aspetto importante: coltivarla, venderla, possederla e fumarla sono attività assolutamente legali. Dopo averla fumata si può guidare, non può essere rilevata dai test antidroga semplicemente perché non è una droga.
La cannabis light è legale, a differenza della cannabis tradizionale. Viene venduta su internet e nei negozi fisici, non esiste nel mercato nero delle droghe. Perché non è una droga. È nata in Svizzera nel 2016 e dall’anno scorso è prodotta e venduta anche in Italia.
La cannabis light ad oggi è considerata un’alternativa sia al tabacco che alla marijuana vera e propria, per due ragioni: ha il gusto della marijuana, ma non contiene sostanze psicoattive. È legale e regala in ogni caso un leggero senso di rilassatezza. Senza contare le proprietà benefiche in caso di specifiche patologie o disturbi.
Fumandola (anche se i rivenditori non possono dichiarare che te la puoi fumare), il sapore della maggior parte dei prodotti fino ad oggi in commercio non è esattamente lo stesso della marijuana olandese o indiana, ricorda più l’erba “fatta in casa”, più precisamente nel campo, magari non defogliata a dovere, oppure l’erba di scarsissima qualità che si torva in piazza.
Esistono varietà con i semi e senza semi (seedless), varie tipologie di piante e quindi di aromi. Essendo un prodotto e quindi un mercato nuovo, la scelta per il consumatore è ancora limitata, ma il ventaglio di produttori e di prodotti si sta allargando a vista d’occhio. Nella stessa direzione, la qualità della cannabis light, all’inizio piuttosto scarsa, è oggi assolutamente accettabile.
Per quanto riguarda gli effetti percepiti, senza scendere i tecnicismi scientifici, possiamo dire che non altera nel modo più assoluto la percezione della realtà (effetti psicotropi irrilevabili a livello empirico), ma rilascia una piacevole sensazione di tranquillità e rilassamento.
In pratica, il sapore ricorda la marijuana vera e propria, ma l’unico effetto è quello di migliorare la giornata e alzare l’asticella del buon umore. Niente paranoie, nessuna sensazione di stordimento, stanchezza, effetti destabilizzanti sull’umore: possiamo fumarla la mattina e la giornata prosegue come al solito, oppure la sera per rilassarci dopo cena e prima di andare a dormire. Senza contare che è legale.
Ecco perché la scelta dei consumatori di marijuana, anche abituali, si sta orientando verso la cannabis light: è buona, è rilassante, non stona e non alimenta il mercato nero e l’illegalità.
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