Politica - 02 novembre 2021, 17:34

Tutela delle acque, dal Consiglio Regionale arriva il via libera al Piano

Il presidente Cirio e l’assessore Marnati: "L’approvazione dimostra l'attenzione di questa amministrazione regionale per i temi ambientali, nello specifico per la risorsa più preziosa che abbiamo"

La Regione Piemonte ha un “nuovo” Piano di tutela delle acque: l’approvazione oggi in Consiglio regionale dopo un lungo percorso.

"L'approvazione del piano tutela delle acque – commentano il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore all’Ambiente Matteo Marnati - dimostra l'attenzione di questa amministrazione regionale per i temi ambientali, nello specifico per la risorsa più preziosa che esista. Con questo piano diminuirà l’inquinamento diffuso nei fiumi, si contrasteranno gli effetti dei cambiamenti climatici come la siccità e gli eventi alluvionali, si tutelerà l'acqua per il consumo umano".

"Un piano in linea con tutto quanto si sta discutendo nel mondo sull’ambiente, che va a rinnovarne uno datato al 2007 e dunque non aggiornato rispetto alla situazione attuale alla luce dei cambiamenti climatici – aggiunge l’assessore Marnati - Un piano che si propone di costituire un punto fondamentale di miglioramento non solo della qualità di tutte le acque piemontesi, quelle che vediamo e quelle che non vediamo, ma sulla qualità delle condizioni di vita per ogni cittadino nella nostra regione, sia pure in tempi difficilissimi e di cambiamenti epocali".

"Un'importante e fondamentale risposta dunque – conclude l’assessore - all'esigenza contingente per migliorare la qualità delle nostre acque, consapevoli che lo dobbiamo alle presenti, ma soprattutto, alle future generazioni".

Preioni, Gagliasso e Dago (Lega Salvini Piemonte): "Finalmente il Piemonte si dota di un nuovo Piano di tutela delle acque: un testo equilibrato che difende l’ambiente e garantisce fonti di energia pulita grazie all'idroelettrico".

Marco Grimaldi (Luv): "Il testo approvato in Aula è meglio di niente ma per le sfide climatiche che dobbiamo affrontare la timidezza e le deroghe non servono". "D’altronde – ricorda Grimaldi – a partire dal voto negativo al nostro atto di indirizzo che chiedeva di riconoscere l’emergenza climatica del Piemonte, la Giunta di destra non ha mai cambiato idea: continua a parlare di ‘maltempo’ invece di chiamarlo ‘cambiamento climatico’ e tratta l’acqua solo come elemento da inquinare – magari solo leggermente meno di prima – o da sfruttare. La fiducia nei loro confronti già molto bassa si è esaurita. Certamente speravamo che il Piano di Tutela delle Acque fosse più coraggioso ma ora il nostro compito è quello di controllare che sia almeno attuato velocemente e che non resti in gran parte lettera morta come quello del 2007".

Tra le azioni individuate nel Piano quella, ad esempio, per ridurre l’inquinamento diffuso da nitrati e prodotti fitosanitari, o ancora estendere la tutela delle falde e delle aree di elevata protezione, promuovere la realizzazione di nuove infrastrutture verdi e fare interventi integrati di riqualificazione fluviale e di mitigazione del rischio. Senza dimenticare di differenziare le fonti di approvvigionamento idropotabile, attuare progressivamente il riequilibrio del bilancio idrico e individuare le strategie per una miglior gestione della risorsa. Non da ultimo perseguire gli obiettivi per incoraggiare comportamenti virtuosi e le buone pratiche.

Interamente approntato dagli uffici tecnici regionali, è stato sottoposto alla procedura di Valutazione Ambientale Strategica, e dunque le sue linee strategiche di azione per la tutela delle acque sono state condivise con i portatori di interesse pubblici e privati.

comunicato stampa