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Attualità | 09 novembre 2021, 18:50

Dopo il flop di Ferragosto, Perosa Argentina mette in discussione il mercato nei giorni di festa

Il sindaco Nadia Brunetto placa i malumori dopo un sondaggio fatto il 31 ottobre: “Nulla è deciso, vogliamo capire cosa fare, parlandone con gli ambulanti”

Il mercato domenicale di Perosa Argentina

Il mercato domenicale

Il mercato nei giorni di festa a Perosa Argentina è in forse. Il Comune non vuole riproporre la situazione di Ferragosto, quando il mercato domenicale era stato annullato perché c’erano poche adesioni.

Domenica 31 ottobre la vigilessa Michela Berlaita è stata mandata fra gli ambulanti a chiedere chi sarà presente domenica 26 dicembre, giorno di Santo Stefano, per decidere se fosse il caso di fare svolgere regolarmente il mercato, che tradizionalmente si tiene ogni domenica mattina in Piazza III Alpini, mentre al mercoledì pomeriggio ha luogo il mercato di contadini e produttori locali, ed il giovedì mattina si svolge il mercato del pesce.

Questo sondaggio ha scatenato malumore e preoccupazione di ambulanti e dei negozianti che spesso lavorano proprio grazie al mercato.

“Al momento ancora nulla è stato deciso, e non capisco tutte queste parole fatte in assenza di una delibera di Giunta – precisa il sindaco, Nadia Brunetto –. Lo scorso Ferragosto, caduto di domenica, quando quindi avrebbe dovuto svolgersi il mercato, molti degli ambulanti avevano firmato che non avrebbero messo il banco, perché sarebbero andati su altre piazze; e conserviamo in Comune il foglio protocollato con le firme, per chi volesse verificare. Riproponendosi l’eventualità nel giorno di Santo Stefano, abbiamo cominciato a raccogliere i dati, per valutare la questione assieme agli ambulanti”.

Fra gli ambulanti, c’è chi sottolinea il dovere del servizio offerto al pubblico, come Gianni Pagliano, commerciante storico di abbigliamento, ‘figlio d’arte’, che ha seguito le orme del papà: “Per me si tratta di un quesito che la giunta comunale non avrebbe proprio dovuto porre. Io ad esempio a Ferragosto, se avessi potuto, se me ne avessero dato l’opportunità, sarei venuto regolarmente a svolgere il mio lavoro, e a offrire un servizio alla clientela. A Santo Stefano non ci sarò, ma ci saranno altri. Ogni ambulante fa il proprio lavoro, ed è giusto che i fissi che vogliono mettere il banco, possano farlo – sottolinea Pagliano –. Sono ormai quarantuno anni che vengo a mettere il banco a Perosa, venivo già con mio papà. Una situazione del genere non si è mai vista”.

Il sindaco difende il modus operandi intrapreso di indagare sulle presenze prima di decidere il da farsi, e spiega: “Ritengo che chiedere direttamente agli ambulanti, e consultarci insieme su cosa fare, sia un atteggiamento rispettoso e doveroso. Ci tengo inoltre a ricordare che ad oggi, a seguito della sospensione del pagamento del plateatico causa Covid, da normativa nazionale, il mercato per il Comune rappresenta solamente un costo: le perdite si aggirano a circa cinquantamila euro l’anno, e offrire il servizio del mercato significa che il Comune, ovvero i cittadini, si trovano ad accollarsi tutte le spese, che vanno dal personale che lavora di domenica, alla raccolta e smaltimento dei rifiuti e pulizia del bagno – prosegue Brunetto –. La nostra intenzione è quindi quella di vagliare l’opportunità o meno del mercato, sulla base delle presenze, considerando anche l’ipotesi di spostarlo a giorni contigui”.

Ancora in forse, dunque, il mercato nel giorno di Santo Stefano. Ma nel 2022 ci saranno altre festività che cadono di domenica: Pasqua, Primo Maggio e Natale, per cui il Comune cercherà una soluzione con gli ambulanti.

Tatiana Micaela Truffa

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