Attualità - 13 novembre 2021, 19:36

Barriera sfida le Atp Finals con l'Opera Viva Grande Slam: “Prendiamo a palle da tennis l'arte per dare credito alle periferie"

La performance dell'artista 'di quartiere' Alessandro Bulgini prende in giro il torneo internazionale in programma in questi giorni a Torino per portare attenzione sul quartiere

L'immagine che più di tutte sta circolando in questi giorni sui giornali e sui profili social torinesi e non solo è quella che vede gli 8 protagonisti delle Atp Finals passeggiare amichevolmente sotto i portici di via Roma. Un'altra immagine che circolerà – a suo modo - sarà quella di Alessandro Bulgini giocare a tennis contro la riproduzione di un quadro sul muro del Bricocenter di via Cigna: è questa la modalità scelta dall'artista 'di quartiere', che a Barriera di Milano ha stabilito la propria dimora abitativa e professionale, per analizzare e criticare la grande attenzione data al torneo internazionale di tennis in programma in questi giorni a Torino.

L'Opera Viva Grande Slam - Atp (Artisti di Tennis Periferico)

L'ironica performance Opera Viva Grande Slam – Atp (Artisti di Tennis Periferico, ndr) si è caratterizzata come un vero e proprio torneo di tennis con l'obiettivo di mettere in luce un quartiere troppo spesso rappresentato come degradato e invivibile: “Sottraiamo attenzione al tennis - ha spiegato Bulgini – sacrificando il San Giovanni Decollato di un 'caravaggista' del seicento, dobbiamo tentarle tutte per restituire un po' di credito alle periferie culturali e geografiche”.

A essere presa di mira è anche la famosa immagine di Djokovic e compagni: “Il torneo – ha aggiunto – ha avuto molti iscritti ed è stato combattutissimo: siamo superfighi e tutti sopra il metro e 80 anche noi. Nonostante questo e tutto quello che facciamo per le periferie, però, sulla Mole Antonelliana non ci metteranno mai ma potremo andare a sfoggiare le nostre passeggiate in corso Giulio Cesare”.

Pistoletto: “Portiamo l'arte fuori dalle situazioni protette”

Al torneo ha partecipato, in qualità di pubblico, anche Cristina Pistoletto, che con Bulgini condivide la residenza in Barriera di Milano e moltissimi progetti artistici sul territorio: “Il nostro obiettivo – ha sottolineato – è quello di portare qualsiasi possibilità artistica fuori dalle situazioni più protette. Barriera di Milano, quartiere complesso ma molto ricco dal punto di vista delle culture e dell'attenzione alle persone, fa parte di questo elenco ma si tende a non parlarne perché c'è l'abitudine di seguire solamente le cose più conformi al sistema”.