Attualità - 13 novembre 2021, 17:00

Lo Sportello Casa di Aurora compie 5 mesi di vita: “Donne sole con figli la categoria più svantaggiata”

Il progetto, sviluppato dall'Associazione Arteria all'interno di Casa Arcobaleno, ha l'obiettivo di orientare gli under 29 nella ricerca della casa attraverso la segnalazione dei servizi attivi in città

Lo Sportello Casa di Aurora compie 5 mesi di vita: “Donne sole con figli la categoria più svantaggiata”

“Orientare ragazze e ragazzi sotto ai 29 anni nella ricerca della casa segnalando i servizi attivi in città a seconda del proprio profilo”: è questo l'obiettivo principale dello Sportello Casa, attivo nel quartiere Aurora grazie a un'idea dell'Associazione Arteria, molto attiva sul territorio con iniziative legate all'aggregazione giovanile interculturale. Il progetto, finanziato attraverso il bando Space della Compagnia di San Paolo, è nato lo scorso luglio, è fisicamente inserito all'interno di Casa Arcobaleno in via Lanino 3/a ed è aperto tutti i giovedì dalle 17 alle 19.

Supporto, assistenza e orientamento nella ricerca della casa

A illustrare, nel dettaglio, le caratteristiche principali dello Sportello Casa è il presidente di Arteria Ivano Casalegno: “Non ci occupiamo – spiega – di ricerca attiva della casa ma consigliamo chi si rivolge a noi sui potenziali rischi e sui potenziali errori da evitare, trasmettendo consapevolezza su cosa significhi nel concreto mantenere un alloggio soprattutto dal punto di vista economico: non sempre, infatti, nel canone mensile sono comprese le spese e per questo i reali costi abitativi vengono sottovalutati. L'accesso avviene in modo diretto oppure mediato da colleghi di altre progettualità sociali, il nostro approccio è legato all'analisi del bisogno e all'orientamento verso i servizi affidabili del territorio o il mercato privato”.

I dati raccolti

Al termine di questa prima fase di attività, è già possibile tracciare un primo bilancio sugli accessi al servizio, avvenuti sia in presenza che attraverso messaggistica: “In totale - prosegue – abbiamo assistito 35 persone, non tutte nel target principale under 29, tra cui 4 nuclei familiari. Non esiste, al momento, una netta prevalenza di genere, mentre per quanto riguarda la nazionalità la situazione è stata molto eterogenea con circa il 20% di italiani e molti stranieri provenienti dal Maghreb, dall'Africa subsahariana, dal Pakistan, dal Bangladesh e alcuni dall'Europa dell'est; non sono mancati nemmeno gli studenti e i ragazzi di seconda generazione”.

L'emergenza abitativa, nonostante tutto, resta una tematica molto diffusa e di attualità: “Le carenze strutturali nelle possibilità di accesso alla casa - aggiunge ancora Casalegno – sono evidenti, soprattutto per quanto riguarda le famiglie e i giovani con contratti di lavoro precari a prescindere dalla nazionalità. Ad aggravare ulteriormente la situazione ci hanno pensato, negli ultimi anni, moltissimi gruppi Facebook dove pseudo agenzie immobiliari chiedono i soldi in anticipo promettendo soluzioni facili e spesso non realizzabili. Con il rientro degli studenti in città dopo il periodo peggiore della pandemia, inoltre, abbiamo notato un notevole aumento dei prezzi anche in Aurora”.

La situazione giovanile e femminile

Questa situazione colpisce, in modo più intenso, le fasce giovanili soprattutto se si tratta di donne: “Con il sempre più frequente ricorso ai tirocini e ai lavori precari e malpagati – conclude - chi è giovane spende anche più della metà del proprio reddito per affittare una stanza, trovando difficoltà non solo nell'individuarla ma anche nel mantenerla; la situazione è ancora peggiore se si porta un cognome straniero, per non parlare delle donne sole con bambini a carico, in assoluto la categoria più difficile da indirizzare”. Per affrontare la problematica e cercare di trovare soluzioni condivise, a dicembre verrà organizzato un seminario di confronto tra progetti che puntano all'autonomia giovanile, con l'intento di parlare anche di lavoro.

Marco Berton

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