Politica - 22 novembre 2021, 15:52

Proposta di legge su eliski in Consiglio regionale, intervengono le associazioni ambientaliste

"Chi la propone denota mancanza di consapevolezza e scarso senso di responsabilità. Ma denota anche scarsa conoscenza delle esigenze della montagna in generale"

Sestriere in una foto di repertorio

Non soltanto eliski: la proposta di legge regionale in discussione predisposta dall’amministrazione regionale amplia di fatto in modo notevole l’utilizzo a scopo espressamente ludico/turistico di questo mezzo, "che andrebbe invece impiegato esclusivamente per soccorso, o appoggio ad attività lavorative in quota". E' quanto pensano le associazioni ambientalista, che oggi hanno diffuso una nota su un tema che è caldo in Consiglio regionale.

La proposta è infatti già passata nelle commissioni competenti e attende ora la discussione in aula. "Molte sono le modifiche peggiorative rispetto alla normativa attualmente in vigore (LR 2/2009)", spiegano le associazioni, "viene rimosso il divieto nei giorni festivi, si alza il limite senza autorizzazioni da 800 a 1600 metri, si introduce l’elitaxi, ovvero l’uso dell’elicottero per raggiungere i rifugi e altre strutture in quota".

"Particolarmente preoccupante la possibilità (ora vietata) di praticare eliski nelle aree protette, parchi naturali e siti della Rete Natura 2000 comunitaria, istituiti ai sensi della Direttiva “Habitat”, pur con l’espletamento della valutazione di incidenza (VINCA). Una situazione che rischia di sommergere di richieste le attuali strutture degli enti di gestione e del settore regionale competente, già ora sottodimensionate viste le carenze di organico. Non solo, ma le norme previste, in palese contrasto con le norme europee in materia di tutela della biodiversità, determinano per la Regione Piemonte possibili procedure di infrazione. Le scriventi associazioni ritengono pratiche come eliski, elibike ed elitaxi inaccettabili sempre e dovunque, sia sotto il profilo etico che per il loro impatto ambientale. Per questa ragione avevano già presentato osservazioni negative due anni fa all’inizio dell’iter di approvazione della legge".

"Quanti vogliono sciare in modo poco faticoso hanno a loro disposizione in Piemonte centinaia di chilometri di piste attrezzate. Anche per questo è opportuno lasciare gli spazi liberi ad esclusiva disposizione dei molti che cercano nella montagna altre e più sostenibili esperienze. La proposta di legge prossima ad approdare in Consiglio regionale denota mancanza di consapevolezza e scarso senso di responsabilità. Ma denota anche scarsa conoscenza delle esigenze della montagna in generale. Un largo utilizzo turistico dell’elicottero configura infatti un marchio di bassa qualità ambientale non solo per le zone coinvolte, ma per l’intera regione. E il Piemonte non ha davvero bisogno di questo".

comunicato stampa