Sanità | 03 dicembre 2021, 19:55

Al San Giovanni Bosco un robot in sala operatoria: “Ridurrà i tempi di degenza e il dolore post intervento”

La tecnologia, manovrata da un chirurgo tramite una postazione ad hoc, verrà utilizzata nei reparti di urologia, chirurgia generale, ginecologia e chirurgia toracica

inaugurazione robot da vinci

L'inaugurazione del rivoluzionario robot Da Vinci

Uomo e robot uniti per garantire una sanità migliore. E’ stata inaugurata oggi la piattaforma robotica Da Vinci, installata e operativa già da ottobre presso il blocco operatorio dell’ospedale San Giovanni Bosco di Torino.

Il robot, con bracci meccanici, viene manovrato da un chirurgo da una postazione poco distante. I vantaggi per i pazienti sono notevoli: dalla riduzione dei tempi di ospedalizzazione alla riduzione dei tempi di recupero. Felici anche i chirurghi, che possono operare con minor fatica e miglior visione. La tecnologia verrà utilizzata nei reparti di urologia, chirurgia generale, ginecologia e chirurgia toracica.

A cosa serve il robot

Il robot Da Vinci è un miglioramento tecnologico che ci permette di eseguire interventi di tipo urologico, chirurgia generale, ginecologica e toracica, riducendo sensibilmente l’invasività per il paziente. Il risultato? Tempi di degenza ridotti e minor dolore post operatorio per il paziente” spiega Diego Moniaci, direttore del dipartimento Chirurgico.

Icardi e Picco: “Tecnologia necessaria”

Era l’ultimo hub del Piemonte senza robot, era giusto piazzarlo anche qui. Sappiamo che è preciso, riduce le degenze: con questi strumenti i nostri chirurghi possono lavorare meglio e ottenere risultati migliori” afferma l’assessore alla Santà della Regione Piemonte, Luigi Icardi. Parole riprese dal direttore dell’Asl di Torino, Carlo Picco: “Da vero hub, mancava questa tecnologia: la chirurgia robotica. Il problema è che questa tecnologia è costosa e bisogna saperla usare. Vogliamo portarla al massimo della resa, noi la metteremo a disposizione dell’urologia e delle altre specialità chirurgiche”.

Cirio: “Investiamo nella tecnologia, ma manca personale”

Felice il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio: “Le macchine senza le persone non possono far nulla, ma ci vogliono. Ecco perché investiamo perché questo robot permetta attraverso ai bracci che lavorano sul paziente di intervenire in maniera meno invasiva. La persona è fondamentale, perché dietro a questo braccio vi è la persona su una postazione”.

Il Governatore si sofferma poi sull’emergenza personale che riguarda non solo il Piemonte, ma tutto il Paese: “Non possiamo immaginare di avere un sistema sanitario che funziona senza il personale: abbiamo oggi una carenza grave di medici e infermieri che il Governo dovrà decidere se risolvere. E’ inutile investire in ospedali nuovi se poi non vi è il personale all’interno”.

Andrea Parisotto

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