Lo sgombero dei clochard davanti al Duomo, durato appena 48 ore, torna a far discutere.
Nosiglia: "MI auguro non ricapiti più"
Le immagini dei senzatetto allontanati dai loro giacigli in piazza San Giovanni, galleria San Federico e via Viotti non sono piaciute all’arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia, che ha rivolto un messaggio all’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Torino, Jacopo Rosatelli: “Mi auguro che quanto successo non capiti mai più e che sia sempre tenuta in forte considerazione la dignità della persona".
"Anzi, - ha aggiunto - soprattutto queste persone in condizioni così difficili, che non hanno da mangiare, da vestirsi o la possibilità di andare in un dormitorio, bisogna fare in modo di trovare una soluzione” ha spiegato l’arcivescovo.
L'impegno preso con l'ex prefetto Palomba
Nosiglia si è poi augurato che queste situazioni, con sgomberi durati appena 48 ore, non si ripresentino più: “Con l'allora Prefetto, Claudio Palomba, avevamo preso un impegno insieme alle associazioni del territorio, che si erano messe in gioco. Mi auguro che quanto capitato non capiti più, che ci sia sempre il massimo rispetto e attenzione: queste persone meritano una disponibilità più di tutti gli altri”.
Rosatelli: "No al Daspo urbano per i clochard"
E l'assessore alle Politiche Sociale Jacopo Rosatelli, rispondendo in Sala Rossa al M5S e alla Lega, ha promesso un cambio di prospettiva sui clochard. "Diciamo no- ha detto - al Carroccio che propone il Daspo urbano per allontanare i senzatetto: siamo completamente agli antipodi rispetto a questo approccio". "Con l'amministrazione Appendino - ha proseguito - vogliamo agire in continuità sul reinserimento sociale di questi soggetti".
Rosatelli contro Bezzon
L'esponente di SI punta però il dito contro l'ex comandante dei vigili Emiliano Bezzon, che aveva chiesto alle persone di smettere di fare l'elemosina ai senzatetto che stazionavano in centro. Una linea, come ha voluto sottolineare Rosatelli, che "aveva la copertura politica della giunta Appendino. Tra i senzatetto ci sono persone con problemi mentali e migranti irregolari: noi vogliamo portare avanti azione di inclusione".
"Vogliamo superare via Traves"
Rosatelli ha poi ribadito la volontà dell'attuale amministrazione di "superare via Traves". "Vogliamo creare -ha detto - le condizioni perchè quella struttura non ci serva più o comunque in maniera residuale: stiamo cercando alternative tramite il coinvolgimento delle Circoscrizioni". Su questo fronte la 7, nelle scorse settimane, aveva messo a disposizione il suo cortile in corso Vercelli 15. La 1 ha individuato per l'accoglienza dei senzatetto, in via prioritaria, un alloggio in via San Massimo e via Cernaia.
"Torino deve essere la capitale dell'accoglienza, abbiamo un modello di integrazione pubblico-privato" ha concluso.