Economia e lavoro - 04 gennaio 2022, 18:45

Al via il nuovo Digitale terrestre, per vedere Telecupole occorre risintonizzare i canali

Dopo il passaggio al nuovo standard tecnologico DVB-T2

Il 15 ottobre 2021 l’Italia ha ufficialmente avviato il percorso di transizione al nuovo digitale terrestre (DVB-T2) a seguito del recepimento della direttiva UE per liberare spazio sulla banda 700mhz delle telecomunicazioni in favore della rete 5G. 

Su quella banda, infatti, viaggiano le emittenti televisive e per fronteggiare la necessità, il Governo italiano – al contrario di altre nazioni europee - ha deciso di insistere sul digitale terrestre obbligando il passaggio al nuovo standard tecnologico DVB-T2 che, grazie a metodi di trasporto e compressione del segnale più efficaci, permette un minor consumo di banda. 

Il DVB-T ha segnato un passaggio storico, un salto tecnologico, ossia la trasmissione del segnale da analogico a digitale. Nel 2006 si avviarono gli studi dello standard di seconda generazione, il DVB-T2, con l’obiettivo di efficientare la trasmissione dai dati digitali e occupare meno spazio sulla banda. Associato al nuovo standard di trasmissione, vi è anche l’evoluzione dello standard di compressione del video. Con il DVB-T2, infatti, si abbandona lo standard MPEG-2 per passare all’MPEG-4 e poi all’HEVC (High Efficiency Video Coding), migliorando la qualità del video con l’ultra definizione 8K, fino a risoluzioni 8192x4320. 

Sostanzialmente è questo il motivo per cui i vecchi televisori non sono in grado di leggere il nuovo segnale basato su standard “DBV-T2 refarming” della banda 700, ossia la rimodulazione delle frequenze di trasmissione dei contenuti televisivi da parte dei broadcaster per lasciare spazio alla rete 5G a luglio 2022. Il piano nazionale prevede un’implementazione a step a partire da gennaio 2022, le emittenti televisive dovranno agire in Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna.

comunicato stampa