Politica | 21 gennaio 2022, 16:49

Pnrr, la Regione definisce i criteri di validazione delle candidature per realizzare o ammodernare gli impianti dei rifiuti

Il presidente della Regione Cirio e l'assessore all'Ambiente Marnati: "Un'opportunità storica per dare una spinta all'economia circolare del Piemonte. Una sfida che stiamo vagliando con attenzione"

Pnrr, la Regione definisce i criteri di validazione delle candidature per realizzare o ammodernare gli impianti dei rifiuti

“Questa opportunità storica per dare una spinta all'economia circolare del Piemonte rappresenta una sfida che stiamo vagliando con molta attenzione e serietà – affermano il presidente della Regione, Alberto Cirio, e l’assessore regionale all’Ambiente, Matteo Marnati - La Regione Piemonte, fin da subito, da quando è stato pubblicato il decreto dell’economia circolare, ha svolto il ruolo di cabina di regia, coinvolgendo tutti i consorzi, sia rifiuti che acqua, e le associazioni di categoria delle imprese, svolgendo il ruolo di facilitatore delle proposte e di assistenza tecnica, che si è conclusa con l’approvazione della definizione dei criteri che andranno a fornire il nulla osta per le candidature piemontesi”.

“Andremo a rafforzare la rete infrastrutturale della gestione dei rifiuti e dei fanghi da depurazione su tutto il territorio piemontese – aggiungono Cirio e Marnati - Siamo molto soddisfatti del lavoro svolto, sia sotto il profilo politico, attraverso il coinvolgimento di tutti i consorzi e le imprese, ma anche sotto l’aspetto tecnico che ci permetterà di attrarre molte risorse del PNRR”.

La Giunta regionale questa mattina ha deliberato le linee guida per l’ottenimento del nulla osta per i progetti piemontesi che presenteranno la candidatura nel quadro dei primi bandi legati al PNRR sull’economia circolare con scadenza il 14 febbraio 2022.

Le linee guida forniscono dunque alcuni criteri affinché l’assessorato ambiente possa tecnicamente esprimere il parere di coerenza delle proposte da presentare con la pianificazione regionale, che, peraltro, è in corso di revisione e che a breve verrà presentata in consiglio regionale per la sua approvazione.

Per quanto riguarda la realizzazione degli impianti per il miglioramento e la meccanizzazione della raccolta differenziata, fra gli elementi concorrenti a determinare il nulla osta vi sono il fabbisogno di trattamento a livello provinciale tenendo in considerazione sia la ristrutturazione di impianti già esistenti o lo sviluppo di nuovi, questi ultimi da localizzare prevalentemente in siti dismessi per non compromettere il consumo di suolo. Ulteriori elementi di valutazione sono: la “taglia impiantistica” complessiva dell’impianto in relazione alle necessità di trattamento del territorio e le caratteristiche del territorio stesso, ovvero una zona decentrata.

Per quanto riguarda le proposte di realizzazione di “centri del riuso” e di “centri di raccolta”, i primi saranno da localizzare in aree esterne ai centri di raccolta, o comunque in aree vicine; i secondi dovranno essere al servizio di un bacino, comunale o sovracomunale, di almeno 5mila abitanti.

Per altre tipologie di impianti, al rilascio del nulla osta concorrerà l’aspetto del recupero di materia delle frazioni recuperabili, favorendo dunque il riciclo e riducendo il conferimento in discarica.

Altro criterio importante, per evitare la proliferazione degli impianti sul territorio, è quello di prevedere la loro collocazione in modo integrato e nel rispetto del principio di prossimità.

comunicato stampa

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