Sono stati convocati per interrogatori in Procura a Milano i due giovani fermati il 13 gennaio scorso nell'inchiesta sulle aggressioni sessuali avvenute in piazza del Duomo, nella notte di Capodanno, quando diversi gruppi di ragazzi avrebbero aggredito almeno 11 vittime in 5 episodi distinti.
In particolare, a quanto si è appreso, è stato già sentito, davanti all'aggiunto Letizia Mannella e al pm Alessia Menegazzo, il 18enne egiziano Mahmoud Ibrahim, tuttora in carcere. A suo carico il gip Raffaella Mascarino aveva riconosciuto i "gravi indizi" per il caso degli abusi su quattro ragazze vicino alla Galleria Vittorio Emanuele II e della rapina ai danni di una di loro. Per il giudice, invece, non erano sufficienti gli elementi probatori per l'episodio dello stupro di una 19enne e della violenza su una sua amica all'angolo con via Mazzini.
Il giovane nell'interrogatorio davanti al gip aveva negato le accuse: "C'erano degli egiziani, dei marocchini che hanno accerchiato queste ragazze - aveva detto - Io non ho partecipato. Mi sono fermato in Piazza Duomo".
Ora è in corso, invece, l'interrogatorio davanti ai pm di Abdallah Bouguedra, 21enne che vive a Torino, dove adesso è detenuto. A lui vengono contestate le violenze, con tanto di rapina e lesioni, ai danni della 19enne e dell'altra ragazza. Lui davanti al gip aveva scelto di non rispondere. Le difese di entrambi gli indagati hanno fatto ricorso al Riesame contro le misure cautelari e le udienze si terranno nei prossimi giorni.