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Al Direttore | 01 febbraio 2022, 17:45

Manifesto sul Giorno del Ricordo: “È una vergognosa manipolazione delle verità storica”

Il Comitato Val Pellice per la difesa dei valori della Resistenza e della Costituzione repubblicana scrive al presidente della Regione Cirio

Lorenzo Tibaldo

Lorenzo Tibaldo

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Lorenzo Tibaldo, presidente del Comitato Val Pellice per la difesa dei valori della Resistenza e della Costituzione repubblicana. Il Comitato prende posizione sul manifesto del Giorno del Ricordo, che riporta il logo regionale, con una lettera indirizzata al presidente Alberto Cirio.

 

Gentile Presidente, con sconcerto e con stupore abbiamo visto il manifesto sul Giorno del Ricordo delle vittime delle Foibe che porta il logo della Regione Piemonte. La tragedia delle foibe e dell’esodo non trova alcuna giustificazione e deve essere conosciuta (in modo corretto) da tutti, e fa parte di una pagina drammatica dei residui lasciati dalla Seconda guerra mondiale la cui responsabilità cade sul nazismo e sul fascismo. Sulle Foibe la ricerca storiografica ormai da decenni si è ampiamente spesa, permettendo di avere una conoscenza approfondita e articolata. Per questo risulta incomprensibile che la Fondazione Circolo dei Lettori che ha, come compito principale, produrre e diffonde cultura, possa dare il patrocinio a una operazione di propaganda politica e non di comprensione della complessa vicenda che si era creata sul confine orientale. Il manifesto è una sfacciata e vergognosa, quanto grossolana, manipolazione delle verità storica che offende le stesse vittime di quei terribili anni e lo stesso spirito della nostra Costituzione. Un manifesto che richiama, anche per la stessa impostazione grafica, la campagna elettorale del 1948, o, ancora peggio, al regime fascista. Qualcuno della Sua amministrazione si è dimenticato che sono passati oltre Settant’anni o, forse, rimpiange quel periodo storico. Questo avviene proprio nel momento in cui il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con grande generosità, si assume la responsabilità di un secondo mandato per guidare Il nostro Paese (tutto, senza distinzioni) in questo difficile momento. Il manifesto non invita alla conoscenza e al confronto, ma incita alla contrapposizione ideologica e politica con la falsificazione della verità storica per giunta, questa è la gravità, promosso da un’Istituzione della Repubblica e con l’utilizzo di pubblico denaro.

Lorenzo Tibaldo

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