Non è detta l’ultima parola sul caso Comala. Nonostante il progetto sia ormai in stato avanzato, il Comune di Torino, come già anticipato, sta lavorando per “salvare” l’associazione e trovare una soluzione alternativa a quella strada che dovrebbe portare i camion al supermercato che verrà, quell’Esselunga tanto contestato dal quartiere, ultimo episodio la biciclettata di protesta di sabato scorso.
Lo Russo: “Vogliamo trovare una soluzione”
Ad ammetterlo è lo stesso sindaco Stefano Lo Russo: “C’è un livello tecnico molto complesso, lo stato d’avanzamento del progetto che abbiamo trovato era avanzato. Ma sono convinto che il lavoro degli assessori Mazzoleni e Salerno possa produrre un risultato accettabile per quanto riguarda la salvaguardai dell’importantissimo lavoro fatto dai ragazzi di Comala, a cui guardiamo con grande attenzione”.
Comala, quale soluzione? Trattativa difficile con Esselunga, si prova con l’associazione
Parole che lasciano uno spiraglio a una possibile alternativa, ma quale? La Città, per un cambiamento radicale come quello dello spostamento della strada, dovrà comunque trattare con Esselunga. Un’ipotesi difficilmente percorribile, essendo ormai in fase di istruttoria il progetto. Ecco perché l’idea è quella di proporre a Comala e alle associazioni che vivono il territorio delle alternative, sia all’aperto che al chiuso. Gli spazi non mancano, anzi. Per il momento però, Comala pare essere radicata sulle proprie posizioni: la strada che ne limiterebbe le attività non s’ha da fare.
Mediazione in corso
Insomma, il sindaco Lo Russo e gli assessori Carlotta Salerno e Paolo Mazzoleni sono tra l’incudine (Esselunga) e il martello (Comala). Attualmente si è quindi in una fase di mediazione, di incontri, di valutazione e proposte. “E’ un lavoro che conto di completarsi in qualche settimana, vogliamo proporre a Comala una soluzione per salvaguardare il loro impegno, soprattutto in tempo pandemia. Devono però capire che abbiamo un vincolo molto stretto” ha ammesso il primo cittadino.