"Sabato salvacibo". Il cuore pulsante di Torino, che sceglie di dedicare la propria attenzione alla lotta allo spreco alimentare. È successo oggi, al mercato di Porta Palazzo, in occasione della “Giornata nazionale contro lo spreco alimentare”, una manifestazione che ha visto la partecipazione anche dell’assessora comunale alle Politiche ambientali, Chiara Foglietta. E che ha coinvolto anche altri 15 mercati rionali torinesi con il recupero e la ridistribuzione di eccedenze di ortofrutta.
Un traguardo verso il 2030
“A Torino – sottolinea l’assessora Foglietta - da anni viene svolto un lavoro esemplare di recupero del cibo nei mercati, come quello di Repopp sostenuto dalla Città di Torino, che unisce economia circolare, integrazione e solidarietà. Dobbiamo sistematizzare - ha aggiunto - le azioni e le iniziative contro lo spreco alimentare e lavorare per mettere in connessione le varie progettualità, disegnando un’organica “food policy” di questa città, che tenga insieme e amplii questa esperienza, i tanti progetti che già esistono, il lavoro relativo alle mense scolastiche, gli orti urbani, gli snodi solidali di distribuzione di generi alimentari".
Una dinamica che rientra all'interno della candidatura di Torino alle 100 Climate neutral Cities by 2030: una candidatura, dice Foglietta "che ci pone obiettivi ambiziosi e necessari per il nostro futuro. Il traguardo si raggiungerà anche se si otterranno risultati importanti sulla raccolta differenziata, il riciclo, l’economia circolare”.
Inaugurata l'opera di Cristina Pistoletto
Nel corso dell’iniziativa “Sabato Salvacibo” è stata inaugurata l’opera di Cristina Pistoletto “Albero della terra e della vita”, sulla quale hanno trovato posto frutti e ortaggi recuperati al mercato, ed è andato in scena il monologo “Buttare o non buttare” con performances artistiche degli Ecomori, migranti e richiedenti asilo che raccolgono eccedenze alimentari nei mercati a favore delle persone in difficoltà.
Paolo Hutter di Eco dalle Città, che da anni si occupa del progetto RePopp con i rifugiati africani Ecomori, sostenuto da Città di Torino, Amiat Gruppo Iren e Novamont, ricorda che “sono più di 400 le tonnellate tra frutta e verdura recuperate tra i mercati torinesi con i progetti Repopp e Sabato Salvacibo: questo il bilancio dell'attività nel 2021. Parallelamente recuperiamo tonnellate in prodotti da forno o altri generi alimentari da piccoli supermercati”.
Tra le nuove attività del progetto vi è la “Cucina ecomora": grazie alla collaborazione del Mercato Centrale le eccedenze di verdure raccolte vengono trasformate in piatti destinati a persone in difficoltà.