Economia e lavoro - 07 febbraio 2022, 07:00

Centrifughe, estrattori di succo e spremiagrumi: macchine simili per risultati differenti

Tra gli elettrodomestici più utilizzati da qualche tempo troviamo l’estrattore di succo che affianca i più famosi spremiagrumi e centrifughe.

Tra gli elettrodomestici più utilizzati da qualche tempo troviamo l’estrattore di succo che affianca i più famosi spremiagrumi e centrifughe. Il consumo di frutta e verdura è fondamentale se si vuole condurre un’alimentazione sana e per ottenere succhi gustosi e nutrienti è possibile utilizzare diversi elettrodomestici, come appunto estrattori, spremiagrumi e centrifughe, ma quali sono le principali caratteristiche e differenze?

Partiamo con il dire che in commercio è possibile trovare spremiagrumi manuali o spremiagrumi elettrici, entrambi estraggono il succo da frutti come arance, limoni e pompelmi insomma principalmente dagli agrumi. Lo spremiagrumi è ideale per ottenere nutrienti spremute, entrambi i modelli assicurano un buon risultato ma sicuramente quello manuale è più economico di quello elettrico, mentre quest’ultimo è più indicato per un uso più frequente come si richiede nelle attività di ristorazione. Per un uso strettamente professionale è consigliabile acquistarne uno di ottima qualità solo da professionisti del settore, ad esempio su www.ristosubito.com si possono acquistare centrifughe di ottima qualità a prezzi altamente vantaggiosi. Il principale svantaggio dello spremiagrumi e che consente di ottenere succhi solo di agrumi e non di altri frutti o ortaggi.

La centrifuga al contrario può essere utilizzata non solo per gli agrumi, ma anche per altri tipi di frutta e verdura. Grazie a delle lame specifiche e affilate sminuzza e tritura i prodotti molto velocemente, la bevanda risulta leggera, omogenea, senza impurità e senza alcun dubbio più nutriente rispetto ai succhi preconfezionati.

Centrifughe vs estrattori di succo 


Gli estrattori di succo hanno visto la loro maggiore diffusione solo negli ultimi anni. Queste macchine estraggono il succo a freddo utilizzando cioè una coclea, come una vite senza fine, detta anche “masticatore”. La coclea ruotando spreme la frutta e la verdura spingendoli verso il filtro che divide il liquido dalla parte solida. E proprio qui troviamo la prima differenza tra estrattori di succo e centrifughe: l’estrattore infatti ha due bocchette esterne, da una escono i liquidi estratti dal frutto o dalla verdura mentre dall’altra esce la parte secca). Ka centrifuga invece mescola il tutto facendo uscire liquido, polpa e residuo tutto assieme in modo omogeneo. La seconda differenza evidente tra i due prodotti la troviamo nei giri del cestello: la centrifuga ha una rotazione ad una velocità molto alta che può arrivare fino a 20 mila giri al minuto, mentre l’estrattore ha una rotazione più lenta, tra i 40 e gli 80 giri al minuto. Una rotazione più lenta non compromette il funzionamento, anzi, consente di estrarre il succo da praticamente qualsiasi cosa, compresi verdure o semi. Nell’estrattore quindi possiamo inserire anche cibi che sono più difficili da trattare come carote, sedano, riso o frutta secca, riuscendo ad ottenere solo una pappa omogenea.

Uno dei vantaggi dell’estrattore di succo è che riesce a mantenere tutte le proprietà nutritive inalterate. Viceversa se la velocità dei giri è alta, la frutta e di conseguenza il succo tendono a surriscaldarsi generando calore e favorendo così un processo di ossidazione del succo, che distrugge parte degli enzimi vivi.

La centrifuga è consigliabile a chi ha la necessità di frullare velocemente frutta morbida o succosa, come ad esempio gli agrumi, mentre l’estrattore è per chi ha l’esigenza di estrarre il succo da prodotti anche più particolari, come ad esempio lo zenzero piuttosto che la frutta secca, ottenendo un maggiore succo ma meno fibroso.