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Economia e lavoro | 08 febbraio 2022, 16:56

Si chiama Adriano, il "torinese" che dà nuova vita ai vecchi cellulari (e a raccogliere 58mila dollari di finanziamenti)

È il progetto di Domethics, la pmi che trasforma i vecchi dispositivi inutilizzati in attrezzi per la domotica o la cura delle persone

smartphone usato per la domotica

Una start up torinese ha inventato un modo per dare una nuova vita ai vecchi smartphone

Si chiama Adriano, è "torinese" ed è stato in grado, nel giro di un solo mese di raccogliere 58mila dollari grazie alla sua idea: dare una nuova vita ai vecchi smartphone e ai vecchi tablet trasformandoli in tecnologia domotica. Quella che aiuta le persone a gestire la casa in maniera "smart" (regolare le luci, le temperature, alzare o abbassare le tapparelle, aprire i cancelli e così via). 

A ben vedere, però, l'idea è di Samuele Rocca, Mirko Bretto e Maurizio Ferrero, ovvero i fondatori di Domethics, la pmi torinese che attraverso la piattaforma di crowdfunding Kickstarter è riuscita a lanciare il proprio progetto ("Adriano", appunto). Un campione di velocità (come l'omonimo calciatore), visto che dalla presentazione dello scorso 5 gennaio al CES di Las Vegas la campagna ha raggiunto il traguardo minimo in meno di 24 ore. 

Un "imperatore" che ridona la vita ai vecchi telefoni

Adriano è un dispositivo (una specie di cavalletto dove appoggiare il dispositivo) in grado di trasformare vecchi smartphone e tablet in nuovi e potenti "gateway" di home automation: in pratica, centri di controllo (un po' come il router per la connessione wifi di casa) in grado di gestire ogni dispositivo intelligente tramite una app dedicata e di funzionare senza elettricità. “Nel mondo sono circa 6 miliardi gli smartphone inutilizzati e allungare la vita dell'1% di questi ultimi di un anno eviterebbe l’emissione in atmosfera di 280.000 tonnellate di CO2”, spiegano i fondatori di Domethics. “È proprio con quest’obiettivo che abbiamo ideato e lanciato sul mercato Adriano: un prodotto a basso costo, semplice da usare e in grado di ridurre lo spreco di risorse elettroniche, che consente di dare una nuova a vita a vecchi smartphone e tablet lasciati in un cassetto o destinati a diventare rifiuti elettronici e al tempo stesso aumentando la qualità della vita, dall’home automation alle elderly care, fino alla telemedicina".  

Dove una volta si ricevevano telefonate e messaggi

Dove una volta si ricevevano sms, telefonate o simili attività, ora si possono compiere attività decisamente più "futuristiche". La telecamera del cellulare può diventare l'occhio con cui si controllano i sensori anti-intrusione, oppure il vecchio tablet può diventare la centralina di controllo per valvole, termosifoni e lampadine. Tagliando 


Ma in tempi di telemedicina, Adriano può anche essere utilizzato per raccogliere tutte le informazioni legate al benessere e alla salute, che possono successivamente essere indirizzate verso il medico di base o verso una centrale operativa specializzata.

Massimiliano Sciullo

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