Politica - 04 marzo 2022, 08:24

Marchi (Fdi) e Pasquali (M5S) presentano la diffida per partecipare ai Consigli senza il Super Green Pass

Riunioni ancora online almeno fino al 15 marzo dopo la consegna del documento da parte delle due consigliere: "Proseguiremo la nostra battaglia per il diritto costituzionale a svolgere appieno il mandato degli elettori"

Polemica sull'uso del Super green pass in Circoscrizione 8

Alla Circoscrizione 8 ancora niente Consiglio in presenza: fino al 15 marzo sarà online. È stato deciso durante l’ultima riunione dei Capigruppo dopo la diffida presentata dalle consigliere Raffaella Pasquali (M5S) e Claretta Marchi (FdI) e che sarebbero state escluse dalla riunione in presenza perché non intenzionate a presentare il Super Green Pass che comporta la terza dose di vaccino, ma solo quello Base. 

Io sono vaccinata, ma sono da sempre contraria al Super Green Pass e ho approfittato di questa situazione per oppormi”, spiega Pasquali. 

"Per quanto mi riguarda ho una situazione di salute borderline sulla quale non si sono evidenze scientifiche sull'effetto di una terapia genica sperimentale, ma ad oggi nessuno è disponibile a rilasciare esonero" commenta Marchi.

Il Super Green Pass secondo le regole in vigore dal 1° febbraio è obbligatorio è esteso agli ultra 50enni per accedere a tutti i luoghi di lavoro pubblici e privati. La diffida si appella perciò a una “grave violazione dei diritti di rappresentanza" da parte della dirigenza Servizi Generali del Comune, che "equipara i Consiglieri Eletti ai dipendenti pubblici, lavoratori dipendenti con compiti di servizio pubblico”. 

L’esclusione delle due consigliere avrebbe già dovuto essere attiva dalla riunione dei capigruppo, ma la diffida ha impedito che succedesse, almeno per il momento. 

L’assemblea ha infatti deciso di proseguire l’attività in remoto fino al 15 marzo in attesa di ulteriori sviluppi.  

Le due consigliere proseguiranno nella loro battaglia per potere seguire i Consigli e le Commissioni in presenza esibendo solo il Green Pass base "affinché venga riconosciuto il proprio diritto costituzionale a svolgere appieno il mandato degli elettori”, si legge infine nella nota.