Conversazioni | 06 marzo 2022, 09:34

Emozioni e stati d'animo, mostri e fiori

Quando rimanere è impossibile, fuggire è un atto di lealtà verso noi stessi e noi stesse. La soluzione ai problemi è prendere atto di cosa non va e di cosa vogliamo. E agire di conseguenza

Emozioni e stati d'animo, mostri e fiori

Oggi parliamo delle emozioni e stati d’animo. Spesso le emozioni, quelle troppo forti, spaventano. Le reprimiamo. Le scuotiamo e le allontaniamo dalla vista. Le scacciamo, le mettiamo in un angolo buio, lontano lontano… e allora poi cosa succede? Quando reprimiamo le nostre paure, la rabbia, la solitudine è come metterle in una pentola a pressione e poi…. queste esplodono, formando un minestrone di paure, rabbia e tristezza.

I minestroni sono buoni ma non quelli di emozioni, quelli si inghiottiscono male e fanno venir mal di pancia. Siamo perfetti? No. La perfezione non è di questo mondo e non la vogliamo nemmeno, non siamo robot ma esseri umani e pensare che abbiamo paure e difetti. Quale è il problema? Non ci sono problemi se non li creiamo: il non prender atto dei nostri difetti crea il problema.

A volte, il passato è una mitraglia di ricordi che pungono come aghi infetti e dipingono solo i segni indelebili degli errori. Ci si prende la testa fra le mani, lì in un angolo, e si sonnecchia con il cuore in gola; fra il buio e il silenzio; i sogni indicano speranza o modificano il tempo ormai passato in sinuose linee d’avorio, ma è solo la febbre della paura: le parole restano artigliate e non fuggono come pensieri al vento.

Evitiamo, fra noi e con gli altri, di parlare di ferite dell’animo, di paura, tristezza, lutto. Inghiottiamo tutto come se fosse l’amaro a fine pasto e lasciamo che il suo sapore ci invada fingendo perfezione, ma siamo già tramonto e allungate ombre di siepi, che il vento agita in tremule chiazze di sole.

Il passato e il presente possono essere ricordati come sequenza di avvenimenti ma, a volte, non è sufficiente: non sono solo le azioni a dirci cosa è accaduto o si sta verificando. Gli stati d’animo che si susseguono, se rallentati, raccontano la nostra vita in modo lucido e conciso – immagini in movimento del vissuto, magari dell’indicibile, proiezioni su un muro bianco delle nostre ombre, che solo unite in un abbraccio scompaiono come foglie al vento.

Scappare è vincere quando rimanere è impossibile, fuggire è un atto di lealtà verso noi stessi e noi stesse quando veniamo graffiate e la vita ci viene grattata via. La realtà c’è e non prenderne atto la trasforma in mostri. I difetti ci sono e non prenderne atto li trasforma in mostri. Il passato c’è stato ma il futuro ci aspetta. Prendere atto di cosa non va e di cosa vogliamo, in maniera specifica, trasforma i mostri in fiori.

Barbara Gabriella Renzi

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Barbara Gabriella Renzi

Salve! Mi chiamo Barbara Gabriella. Sono appassionata di filosofia, psicologia e letteratura. Ho scritto e scrivo di filosofia e anche i miei brevi racconti hanno sempre un risvolto filosofico e psicologico.
Ho all’attivo articoli e libri in inglese e in italiano su vari argomenti: filosofia della scienza, dell’ambiente e del linguaggio. In particolare mi sono interessata di metafore dal punto di vista cognitivo e ho puntato le mie analisi sulla loro abilità di strutturare il nostro modo di pensare e la nostra visione del mondo.
Mi piacciono i gatti e anche i cani ma purtroppo vivo senza animali. Adoro il mare e la sua canzone e la montagna d’estate quando si cammina sui sentieri e ci si immerge nella natura. Tra i viottoli e le mulattiere, lì, i miei passi danno il ritmo ai miei pensieri. Vivo a Berlino e ne sono contenta.

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La filosofia trova spazio nella vita di tutti i giorni: sicuramente è qualcosa di astratto ma questo non vuol dire che sia lontana da noi, anzi! La filosofia è un fattore fondamentale nella nostra vita e ci potrebbe aiutare a condurre un’esistenza soddisfacente. Non lasciamola a pochi esperti che parlano fra loro ma portiamola nel nostro salotto e al bar e parliamo di felicità e dei suoi segreti, di ansia e anche di cambiamento climatico, perché no? Discutiamo di amore e, magari, anche dell’importanza della solitudine in alcuni casi. Iniziamo a ragionare insieme su questi concetti e rendiamoli parte della nostra quotidianità per vivere meglio: in fondo una vita che non sia pensata è una vita non completamente vissuta, forse. Voi cosa ne pensate?

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