Nei giorni scorsi hanno messo le loro riflessioni e le loro idee nero su bianco in un ‘Manifesto per la nuova scuola’. Dopo l’occupazione del 14 e 15 febbraio, gli studenti del Liceo scientifico Curie di Pinerolo hanno diffuso il frutto del loro lavoro. Il documento percorre diversi punti: rapporto studenti e professori, educazione civica e didattica, supporto psicologico e cura della persona, percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento, spazi e trasporti. Tutti i temi contengono un’analisi delle criticità e una serie di proposte per migliorare la situazione. L’obiettivo è arrivare a “una scuola inclusiva e maggiormente vicina ai bisogni dei suoi studenti”.
I ragazzi sono anche consapevoli di “come spesso e volentieri questi movimenti studenteschi vengano recepiti dal pubblico, alla stregua di semplici ribellioni estemporanee che mirano a poter evitare qualche ora di lezione e delle verifiche, furbe trovate di giovani scansafatiche che odiano lo studio e la scuola e decidono di passare qualche giorno di divertimento e libertà”. Per questa ragione spiegano che le “mattinate e pomeriggi di discussione sono proprio una prova pratica della scuola dialogante, attiva e partecipativa che gli allievi e le allieve richiedono. Speriamo che questo appello inneschi una riflessione in chi non riconosce ancora il problema e che, invece la alimenti ulteriormente in chi troppo spesso si arrende abbandonandosi alla frustrazione. Quello che abbiamo coltivato in questi giorni in auditorium, nelle aule, nei campetti non è altro che l’innesco di un processo. Qui inizia la volontà di mantenere un dialogo continuo nell’ottica di riconquistare la scuola democratica ed emancipatoria di cui necessitiamo, affinché questi sprazzi di condivisione e scambio diventino la normalità”.