Economia e lavoro - 10 marzo 2022, 16:10

Stellantis, la Panda a Pomigliano fa felice anche Mirafiori. Ma i sindacati chiedono di incontrare Tavares

Vertice a Roma tra azienda, rappresentanti dei metalmeccanici e i ministri Giorgetti e Orlando. Confermato l'impegno dell'azienda, ma sul futuro pesano le incognite della guerra (e non solo): intanto l'azienda sospende l'import-export con la Russia

Tavolo automotive e Stellantis a Roma

La Panda a Pomigliano fa contenta anche Mirafiori, che accanto alla 500 elettrica si vede confermare anche i nuovi modelli Maserati. Ma le certezze sul futuro - complice anche la guerra scoppiata in Ucraina, finiscono qui. C'è chi parla di "prime risposte concrete" e chi di "assenza di risposte".

In ogni caso, la strada è ancora lunga e non solo perché il piano produttivo ha fissato il traguardo al 2030: è dunque agrodolce il sapore che resta dall'incontro a Roma tra Stellantis, sindacati metalmeccanici e i ministri dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti e del Lavoro, Andrea Orlando.

Torino continuerà a fare cambi per la Panda di Pomigliano

E se il gruppo automobilistico, rappresentato dal responsabile dell'area Emea, Davide Mele, parla di "forte segnale positivo dell'impegno di Stellantis in Italia", la stessa soddisfazione non trova uguale riscontro tra i sindacati. L'azienda ha infatti confermato la produzione di nuovi modelli nel nostro Paese, con la Maserati GranTurismo che coinvolgerà direttamente Mirafiori (seguita poi dalla GranCabrio), ma benefici potranno arrivare anche dalla conferma della Panda a Pomigliano. Si tratta infatti di una produzione che "stimolerà" la lavorazione dei cambi C514 proprio a Mirafiori.

Re David: "Mancano risposte: vogliamo incontrare Tavares"

Ma per la Fiom Cgil, rappresentata dalla segretaria generale Francesca Re David, "Dall'incontro non sono emerse le risposte che chiedevamo. L'unica novità è il mantenimento della Panda a Pomigliano fino al 2026, insieme alla conferma della Gigafctory. Ribadiamo con gli altri sindacati la richiesta di incontro con il ceo di Stellantis, Carlos Tavares, che abbiamo visto solo un anno fa". Quel che chiedono di sapere i metalmeccanici Cgil riguarda "cosa sarà prodotto nel nostro Paese e con quali volumi, come si risolve la questione occupazione di Stellantis e dell'indotto. Al governo ribadiamo la richiesta di un incontro sulla componentistica automotive". Ma se da un lato è stato chiesto un impegno al Governo per il tavolo automotive, dall'altro è stato apprezzato l'annuncio di un ragionamento in Europa sugli ammortizzatori sociali di transizione di sistema e di un dpcm con misure a sostegno della domanda.

E da Torino, il segretario generale provinciale Edi Lazzi aggiunge: "Purtroppo anche in sede ministeriale il gruppo Stellantis non dice con esattezza quali missioni produttive per Mirafiori, ormai un gigante con l'aspetto di un moribondo che continua a perdere colpi. Per rianimare Mirafiori c'è bisogno di ossigeno e quell'ossigeno sono nuovi modelli e volumi produttivi che arrivino alla produzione di almeno 200mila vetture. Adesso per Torino sarà fondamentale avere conferma dell'incontro ventilato tra Tavares e le Istituzioni locali che a mio avviso, prima di incontrare l'ad del Gruppo, devono convocare una riunione preparatoria con le parti sociali in modo tale da farsi portavoce di un'unica visione in rappresentanza di tutti i soggetti interessati".

Uliano e Benaglia: "La piattaforma elettrica dà prospettiva a Mirafiori"

Per Roberto Benaglia segretario generale Fim Cisl e il segretario nazionale Ferdinando Uliano, "dall'incontro abbiamo avuto delle prime risposte concrete per l’Italia dal piano Stellantis. Trattandosi di un Piano che traguarda il gruppo fino al 2030 riteniamo utile proseguire il confronto nei prossimi mesi con il Gruppo". E su Mirafiori, "ribadita la scelta strategica nelle produzioni relative alla 500 elettrica e dei modelli Maserati, con la relativa partenza entro l’anno di Gran Turismo e Gran Cabrio, lo sviluppo della futura piattaforma elettrica Folgore di Maserati consentirà un ammodernamento di tutte le auto Maserati con le nuove motorizzazione, dando prospettiva al sito produttivo e creando le condizioni di migliori certezze sugli aspetti occupazionali". 

Palombella e Ficco: "Attenzione alla crisi delle forniture"

"Pandemia, transizione all'elettrico, crisi delle forniture e da ultimo tragici eventi bellici rappresentano un rischio gravissimo per l'automotive e per tutta l'industria, di conseguenza il rinnovato impegno di Stellantis in Italia diventa ancor più prezioso - fanno notare Rocco Palombella, segretario generale della Uilm e il segretario nazionale Gianluca Ficco -. La volontà di Stellantis di crescere proprio nei segmenti di alta gamma con marchi in prevalenza italiani rappresenta una grande opportunità per noi. Ma ci sono anche rischi su cui dovremo continuare a vigilare con attenzione. L'incognita maggiore è rappresentata dalla crisi delle forniture".

Di Maulo: "Incognita Ucraina sul futuro"

Siamo soddisfatti - aggiunge Roberto Di Maulo, segretario nazionale Fismic Confsaldella produzione della Panda fino al 2026, che offre lavoro anche alla Meccanica Mirafiori. La parte più complicata del piano positivo per il futuro, è l'incertezza, molta, che deriva dalla guerra. L'Ucraina è un grande fornitore dell'industria automobilistica, nonché grande produttore di gas neon necessario per la costruzione di microprocessori. L’assenza di questo fornitore significa che la situazione si complica, non che si facilita. Per questo in abbiamo richiesto al governo l'apertura di un tavolo sia per il tema degli ammortizzatori sociali che della transizione energetica”.

Intanto in giornata Stellantis ha annunciato di aver sospeso tutte le importazioni e le esportazioni dalla Russia.