Momenti di vita quotidiana dell’Italia degli anni ‘60 fotografati dall'obiettivo di Enzo Isaia, sono in mostra da Ersel fino al 15 aprile.
Immagini in bianco e nero inedite che raccontano un periodo storico denso di contraddizioni, quello del boom economico, ma anche dei movimenti artistici e sociali.
Enzo Isaia, torinese d’adozione, ma originario di Pordenone, è stato capace nel corso della sua carriera di scelte ponderate ed importanti nei suoi scatti; la semplicità e
l’ironia che traspaiono dal suo lavoro hanno da sempre fatto apprezzare l’originalità e la capacità di comprendere quegli anni.
Le 60 opere esposte sono un viaggio nel tempo e portano il visitatore per le strade del nostro Paese, nei vicoli, davanti alle botteghe o alle chiese portando l’attenzione
su dettagli semplici, attimi fugaci o espressioni colte in quell’unico istante in cui comunicheranno per sempre il loro messaggio.
Dall'ppodromo di Vinovo, dove un pubblico benestante seguiva le corse, a Roma, dove un’assorta turista leggeva, osservata dalla statua di Paolina Borghese e poi ancora Piazza Armerina, con alcuni sacerdoti che osservavano con attenzione i mosaici che rappresentano i primi bikini della storia.
Luoghi simbolici e carichi di storia ma anche luoghi comuni e privati come i vicoli in cui giocano alcuni bambini trasformando scatole di cartoni in case o bolidi immaginari oppure panchine su cui sono addormentati anziani che raccontano i loro anni in silenzio. C'è chi lavora, chi prega, chi si abbraccia.
Un capitolo a parte dedicato agli Alpini, un’antologia ricavata da una mostra più articolata che parla della vita dell’Alpino di leva, della "naja", a metà degli anni Sessanta, dal primo ingresso in caserma al congedo.
“Sono convinto che la fotografia a colori sia simile all’odierna televisione per quel che concerne la fedele riproduzione della realtà, mentre la fotografia in bianco e nero sia affine alla radio, che come quest’ultima renda la quotidianità degna di riflessione, “fotogramma” da assaporare facendo volare la fantasia" commenta un Enzo Isaia sempre innamorato della vita.