La guerra in Ucraina, che da tre settimane accompagna le nostre giornate con le notizie e gli aggiornamenti che arrivano dall'est Europa, ma anche con i suoi riflessi italiani (l'aumento della benzina e del diesel, quello di molti generi alimentari, la corsa all'accaparramento in alcuni supermercati) non può lasciare nessuno indifferente.
E così, assieme alla gara di solidarietà per inviare beni, farmaci e soldi in Ucraina e per aiutare i profughi arrivati sul nostro territorio, la gente si schiera apertamente per la pace. Come dimostrano le scritte apparse nel tardo pomeriggio di oggi in via Filadelfia, in uno dei cuori pulsanti della città.
"No guerra" e "Putin assassino" è stato vergato da mani ignote. Ma il contenuto è condiviso da tutti, quanto meno nella prima parte. Perché la pace è un auspicio che non può che trovare unanimi consensi di fronte alle immagini di morte e devastazione che ogni giorno arrivano nelle nostre case.