Eventi - 17 marzo 2022, 18:57

150 anni dalla prima dell'Aida, l'Egizio li celebra con un progetto diffuso in città e non solo [FOTO E VIDEO]

Una mostra e tante iniziative transmediali sull’opera di Verdi che coinvolgono diverse realtà dal Museo del Cinema, all’Universita di Torino fino all’Archivio Storico Ricordi di Milano. A settembre, l’inaugurazione della Sala di scrittura e l’avvio delle iniziative per il bicentenario del 2024

Il Museo Egizio celebra i 150 anni dal debutto dell’Aida, attraverso un progetto culturale trasmediale coinvolgendo diverse realtà, dal Museo del Cinema fino all’Archivio Storico Ricordi di Milano. 

Nucleo centrale del progetto è la mostra aperta da oggi al 5 giugno al Museo di via Accademia delle Scienze: “Aida - Figlia di due mondi”. 

Quando si parla dell’opera scritta da Giuseppe Verdi, la maggior parte di noi riconosce subito il testo e le musiche, ma in quanti ne conoscono la genesi? Il percorso museale appena inaugurato intende proprio raccontare questi aspetti meno noti. Messa in scena per la prima volta al Cairo nel 1871 e poi alla Scala di Milano l’anno successivo, l’Aida venne commissionata dal viceré d’Egitto al compositore italiano per rilanciare il Paese sul panorama artistico, culturale, ma anche politico e socioeconomico internazionale.

“L’Aida è davvero la rappresentazione di due mondi: da un lato, l’Egitto riscoperto da Napoleone e poi l’Egitto che si trasforma con il Canale di Suez nel 1869” commenta il direttore del Museo Egizio, Christian Greco

“Il nostro è un omaggio all’opera, con le nostre competenze migliori - aggiunge il curatore Enrico Ferraris-. Abbiamo cercato di integrare alcune pagine fondamentali per rileggere quest’opera sia dal punto di vista storico sia nella genesi compositiva di Verdi”.  

Nel 2024 il bicentenario del Museo  

“Il 2022 è stato un anno importante per noi - spiega la presidente del Museo Evelina Christillin -. Si torna a visitare una mostra in loco e celebra il bicentenario della decodificazione dei geroglifici da parte di Jean-François Champollion. A settembre infatti apriremo una Sala della Scrittura permanente e avremo un piccolo assaggio del Giardino egizio, tra i cinque progetti che stanno portando avanti con i nostri collaboratori in vista del nostro bicentenario del 2024”.

La mostra 

Documenti, reperti, lettere e spartiti che ripercorrono l’evoluzione dell’Aida. La mostra si divide in due sezioni: la prima, che indaga il quadro geopolitico che fa da sfondo alla creazione dell’opera, con un focus sul committente e all’ideatore di Aida, rispettivamente, il viceré Ismail Pascià e l’egittologo Auguste Mariette.La seconda parte si sviluppa proprio sulla genesi dell’Aida, anche attraverso documenti inediti e costumi artigianali allestiti dal Teatro Regio di Torino. 

Un progetto diffuso 

La mostra fa parte di un progetto più ampio e diffuso, realizzato proprio durante il periodo di lockdown e che ora prende il via su tutta la città e non solo. Tante le prestigiose collaborazioni. 

La mostra fa parte di un progetto più ampio e diffuso, realizzato proprio durante il periodo di lockdown e che ora prende il via su tutta la città e non solo. Tante le prestigiose collaborazioni. 

A partire dal Teatro Regio di Torino che all’interno del suo foyer ospitata fino al 28 maggio la mostra “L’Egitto in scena”, sui costumi originali degli anni ’70 con cui si portò in scena lo spettacolo l’Aida. Dal 5 aprile al 5 giugno, sempre il Regio organizzerà nel cortile del Rettorato dell’Università di Torino “Universo per Aida figlia di due mondi”, percorso espositivo che presenta una serie di foto che raccontano l’opera attraverso gli allestimenti di Giuseppe Verdi. 

Cè poi il Museo del Cinema che propone dal 18 marzo un percorso di nove film sulla rappresentazione cinematografica dell’Antico Egitto nelle diverse cinematografie, dal colossal hollywoodiano del 1963 Cleopatra di Joseph L. Mankiewicz alla visione più intima di Vittorio Cottafavi con Le legioni di Cleopatra, all’horror di Lucio Fulci Manhattan Baby. L’iniziativa si apre il 18 marzo alle ore 21 con la proiezione di Il faraone di Jerzy Kawalerowicz. 

L’Università di Torino organizza un denso calendario di appuntamenti con "UniVerso". Tra questi dalle guide all’ascolto che partiranno il 7 aprile con Paolo Gallarati e che termineranno con una grande lezione concerto di Stefano Leoni e Andrea Malvano il 31 maggi; agli incontri con gli storici che partiranno il 20 maggio con Davide Nadali e si concluderanno il 3 giugno con Stefano de Martino e Christian Greco. 

L’Associazione Aiace propone la rassegna “Sguardi del cinema egiziano contemporaneo” dall’8 al 22 aprile che si svolgeranno al Cinema Romano. Quattro appuntamenti settimanali con produzioni realizzate tra il 2016 e il 2021. 

Anche il Circolo dei Lettori interviene con due appuntamenti: la lezione di Giancarlo De Cataldo “Aida: una lettera contemporanea”, in programma l’11 aprile alle 21, e il gruppo di lettura “Le lettere egiziane di Filippo Filippi, in programma dal 31 marzo al 29 aprile alle ore 18 e 19, accompagnate da Enrico Ferraris. 

Infine, si passa oltre confine regionale con la mostra “Aida a Brera”, alla biblioteca Braidense realizzata dall’Archivio Storico Ricordi di Milano. 

Info: https://aida.museoegizio.it/